Covid Veneto, Zaia: «Test fai da te nei supermercati, come in Germania. Vaccini? Arrivate altre 53.000 dosi»

Covid, Zaia: «Test fai da te nei supermercati, come in Germania. Vaccini? Arrivate altre 53.000 dosi»
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Martedì 9 Marzo 2021, 13:52 - Ultimo aggiornamento: 15:07

L'Italia deve puntare sui test "fai da te" nei supermercati: lo ha detto il governatore della Regione Veneto Luca Zaia, nel corso del punto stampa nella sede della Protezione civile di Marghera. «In Germania - ha sottolineato il governatore del Veneto - i cittadini si comprano il test fai da te al supermercato con 5 euro, purtroppo qui in Italia ancora non è possibile. Siamo ancora indietro». Nel corso della mattinata Zaia ha parlato anche della situazione Covid e vaccini in Veneto.

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La campagna vaccinale

«Questa mattina sono arrivate in Veneto altre 53.300 dosi di vaccino di Pfizer - ha proseguito Zaia - Stiamo spingendo tantissimo sulla campagna vaccinale - ha proseguito Zaia - Abbiamo dato un target alto alle Ulss e possiamo già contare su 58 punti vaccinali in tutta la regione.

Altri se ne aggiungeranno, grazie anche ad accordi che stiamo stringendo con strutture private. La campagna vaccinale sarà una vera chiamata di popolo, perchè i vaccini arriveranno», ha aggiunto Zaia.

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«È cambiato un po' lo scenario su AstraZeneca, perché ci hanno portato a puntare sugli over 80 e sugli insegnanti. Abbiamo 50.000 vaccini che possono essere usati per gli over 80, poi probabilmente si scenderà per fasce di età»: con l'aiuto fondamentale dei medici di base, inoltre, la campagna vaccinale potrà procedere più velocemente.

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La sanità regionale

Luca Zaia poi ha espresso lo stato di apprensione della sanità del Veneto di fronte alla recrudescenza della pandemia: «La preoccupazione che abbiamo per l'incremento dei casi non è da poco. Giustamente i cittadini si chiedono perchè siamo preoccupati: semplicemente perchè in prospettiva non ci possiamo permettere di riempire gli ospedali, non ce la faremmo a curare tutti». Infatti «stiamo vedendo che l'incremento è più che proporzionale di giorno in giorno. Ci preoccupa, stiamo affrontando una nuova infezione partendo da una base di 1.456 pazienti in ospedale. All'inizio di ottobre eravamo a zero. Se dovessimo avere un'onda d'urto come quella di novembre e dicembre, vorrebbe dire che si va a 5.000 pazienti: sarebbe insostenibile», così Zaia.

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I nuovi vaccini

«Non voglio mancare di rispetto a nessuno - ha proseguito Zaia - ma mi chiedo per quale motivo i vaccini autorizzati Fda, massimo ente di certificazione internazionale, devono avere il vaglio successivo dell'Ema, e quello ancora successivo dell'Aifa. Se la risposta è "perchè lo dice la legge", dico ok, ma in un momento di emergenza e difficoltà come questo...A qualcuno risulta che i vaccini approvati dalla Fda siano stati poi scartati dall'Unione Europea ? No. Mi chiedo allora perchè dobbiamo perdere tutto questo tempo», ha concluso Zaia.

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