AstraZeneca, Aifa: «Comunicato fake sui social, unico lotto vietato è ABV2856»

Vaccino AstraZeneca, l'allarme dell'Aifa: «Fake news sui social. Unico lotto vietato è Abv2856»
4 Minuti di Lettura
Venerdì 12 Marzo 2021, 17:22

Sul lotto AstraZeneca vietato circolano fake news. L'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), avuta notizia che sui social circola una versione falsa del comunicato n° 632 di ieri 11 marzo, dove sono riportati falsi numeri di lotti di vaccino AstraZeneca contro il Covid, ha ribadito che: «L'unico lotto di vaccino AstraZeneca oggetto del divieto d'uso sul territorio nazionale è il numero Abv2856». Inoltre «l'Aifa intende ricordare che ogni azione mirata a diffondere notizie false e pericolose per la collettività, sarà contrastata con ogni mezzo. L'Aifa si riserva di intraprendere tutte le opportune azioni legali contro tale illecita divulgazione», così in una nota dell'ente regolatorio nazionale.

Il commissario D'Angelo: «Il ritiro di un lotto AstraZeneca non è un'inibizione al vaccino»

Nel frattempo anche il premier Mario Draghi ha parlato del vaccino prodotto dall'azienda anglo-svedese, precisando che «qualunque sia la decisione finale dell'Ema, posso assicurarvi che la campagna vaccinale proseguirà con rinnovata intensità. Ad oggi, si vedono già i primi risultati di questa accelerazione», così Draghi nel suo intervento nel corso della visita all'hub vaccinale di Fiumicino, a Roma.

Ritiro lotto Astrazeneca, la Asl2: «Si può proseguire con gli altri lotti disponibili».

Emilia Romagna

Sono 470 i flaconi di vaccino AstraZeneca, pari a 3.124 dosi, appartenenti al lotto Abv2856, che sono in dotazione alla Ausl Romagna.

Una buona parte di queste sono già state utilizzate dai medici di medicina generale di Ravenna, Faenza e Lugo per effettuare la somministrazione al personale scolastico, mentre i rimanenti sono stati accantonati in attesa di accertamenti, così come disposto da Aifa per verificare possibili eventi avversi. Lo comunica, in una nota l'azienda sanitaria.

 

L'Ausl Romagna ha precisato che «a seguito della comunicazione ufficiale di Aifa, che ha deciso in via precauzionale di emettere un divieto di utilizzo del lotto in questione e delle indicazioni pervenute dalla Regione Emilia Romagna, le dosi relative al lotto in questione sono state immediatamente accantonate in attesa di tutti gli accertamenti del caso», così l'Ausl.

Vaccini, AstraZeneca rivede di nuovo al ribasso le consegne verso l'Ue

Che aggiunge: «È bene precisare che la decisione assunta dall'Agenzia Italiana del Farmaco sull'utilizzo di quello specifico lotto è stata presa in via precauzionale e che, al momento, non è stato stabilito alcun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino ed alcuni eventi avversi, registrati in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi appartenenti al lotto».

Covid, oggi Draghi lancia Piano vaccini. Obiettivo immunizzare italiani entro l'autunno

Toscana

Anche in Toscana è stata rintracciata una parte del lotto vietato, anche se alcune dosi di vaccino anti Covid sono già state somministrate. Ad ogni modo, si apprende che nessuna reazione avversa di rilievo è stata segnalata rispetto alle circa 5.000 dosi del lotto Abv2856 utilizzate sul territorio dell'Asl Toscana Nord Ovest. Lo rende noto l'azienda sanitaria che comprende le province di Pisa, Lucca, Massa Carrara e Livorno.

Astrazeneca, sottufficiale morto 12 ore dopo la prima dose. Il pm: «Indago e mi vaccino»

«Sulla situazione legata al vaccino AstraZeneca - si legge in una nota - alla Asl stanno ovviamente arrivando molte richieste di chiarimento da parte dei cittadini, in particolare tramite il call center aziendale dedicato all'emergenza Covid. L'azienda sanitaria ha verificato l'avvenuto impiego delle dosi assegnate e l'assenza di notifiche di reazioni avverse gravi», così le Asl.

AstraZeneca, lotto sospeso dopo tre morti sospette. L'Aifa: «Nesso non provato»

Che proseguono: «Si coglie però l'occasione di ricordare ancora una volta che, per ogni tipo di vaccino, è fondamentale segnalare ogni reazione avversa, anche per completare il profilo di sicurezza del farmaco. In caso di sintomi sospetti, è infatti possibile fare una segnalazione direttamente al sistema di farmacovigilanza, mentre per ogni problema clinico i cittadini possono sempre far riferimento al proprio medico di famiglia», conclude la nota.

© RIPRODUZIONE RISERVATA