Coronavirus, la "guerra" tra igienisti dentali e l'Oms: «Non rimandate le visite odontoiatriche»

Coronavirus, igienisti dentali contro l'Oms: «Non rimandate le visite odontoiatriche»
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Martedì 18 Agosto 2020, 15:56 - Ultimo aggiornamento: 17:43

Gli igienisti italiani contro le indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Qualche giorno fa, l'Oms aveva consigliato di rimandare i trattamenti odontoiatrici non urgenti, tra cui controlli, pulizia dentale e cure preventive e estetiche, per prevenire il contagio da coronavirus. Una scelta non condivisa né dai dentisti italiani, che appena si diffuse il parere dell'Oms si schierarono subito contro tale comunicazione, né dagli igienisti dentali, che in un comunicato contraddicono senza remore quanto affermato dall'Organizzazione. 

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«Vogliamo rassicurare la popolazione ed invitarla a NON rimandare i controlli necessari per la prevenzione delle patologie del cavo orale e per il mantenimento di una buona salute sia orale che sistemica», precisano le Commissioni d’Albo degli Igienisti dentali degli Ordini dei TSRM e PSTRP di tutta Italia. «La raccomandazione diffusa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità con cui si invita a rimandare le visite odontoiatriche non urgenti per ridurre il rischio di contagio da Coronavirus è di giusta applicazione nei Paesi in cui non è possibile garantire adeguate misure di prevenzione e di contenimento e non riflette l’attuale realtà degli studi dentistici italiani».

«Dalla ripresa delle attività, la categoria degli Igienisti dentali ha recepito ed applicato quanto previsto dal documento: “INDICAZIONI OPERATIVE PER L’ATTIVITA’ ODONTOIATRICA DURANTE LA FASE 2 DELLA PANDEMIA COVID-19” sottoscritto dal Ministero della Salute per la prevenzione del rischio biologico da Coronavirus in Fase 2 in ambito odontoiatrico. Tali misure si sono dimostrate efficaci e sicure - continuano nel comunicato -.  Giova peraltro puntualizzare che tutto il personale coinvolto nello studio odontoiatrico, incluso quello amministrativo, è consapevole della situazione epidemiologica del SARS-CoV-2, dei fattori di rischio conosciuti per le infezioni, dei segni e sintomi clinici dei casi con SARS-CoV-2 nonché delle misure raccomandate per la prevenzione e il controllo delle infezioni - concludono.

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