Covid 19, dal dentista cambia tutto: ecco le misure di sicurezza

Covid 19, dal dentista cambia tutto: ecco le misure di sicurezza
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Sabato 11 Aprile 2020, 21:09 - Ultimo aggiornamento: 3 Marzo, 01:17

Dal dentista dopo il coronavirus cambierà praticamente tutto. Un cliente alla volta che dopo essere stato 'vestito in sicurezza', potrebbe anche essere sottoposto a test sierologici rapidi. Nello studio dentistico di Cecilia, nel quartiere romano di Montesacro, si sta studiando un protocollo in vista della riapertura delle attività nella 'fase 2' dell'emergenza coronavirus. Nel frattempo lei sta rifiutando tutte le richieste che continuano ad arrivare nonostante la quarantena.


«C'è gente che chiama chiedendo di approfittare di questo periodo per fare interventi, dalle protesi allo sbiancamento o l'estrazione del dente del giudizio. Ovviamente gli faccio capire che per queste cose non c'è urgenza», spiega. Il numero giornaliero di pazienti che entreranno nello studio di Cecilia sarà dimezzato rispetto a prima e sono tante le misure prese per evitare il rischio di contagi.

 

 

«Questa emergenza ci ha presi alla sprovvista, ma ci stiamo attrezzando. Ho ordinato le mascherine Ffp2, quelle più sicure. Sono previsti anche schermi protettivi per il viso, tute idrorepellenti e doppio guanto». Anche l'uso degli strumenti subirà variazioni. «Cercheremo di evitare l'aspiratore e l'air flow, che produce un aerosol molto forte. Anziché la turbina, useremo il manipolo ad anello rosso, per limitare l'aerosol». Anche i clienti saranno vestiti adeguatamente dopo aver varcato la porta dello studio. «Per loro ho comprato 2000 copriscarpe, buste di plastica per borse e giacche oltre al gel igienizzante per le mani». Ma si sta pensando anche a rilevare lo stato di salute dei pazienti prima degli interventi: «Se saranno distribuiti, sottoporrò i clienti al test sierologico rapido, quello che prevede una piccola puntura con un ago. E - aggiunge - oltre al classico foglio di anamnesi da compilare, ne affiancherò uno da firmare sui contatti avuti con persone positive al coronavirus o eventuali sintomi».
 

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