Andrologi, un “bollino blu” per gli specialisti più aggiornati

2 Minuti di Lettura
Domenica 14 Aprile 2019, 21:53 - Ultimo aggiornamento: 21:54
Non chiedono aiuto all'andrologo e si fanno sopraffare da problemi come la disfunzione erettile e l'eiaculazione precoce. Chiusi e concentrati solo sul web, o spaesati e disorientati sono decine di migliaia gli italiani con disturbi sessuali che si rivolgono solo allo psicologo o al medico di famiglia se non addirittura a maghi e ciarlatani.

Lo riferiscono gli esperti della Società Italiana di Andrologia (SIA), presentando i primi 300 andrologi con il 'bollino blu' che hanno seguito i corsi di formazione e superato i test messi a punto dalla Società: sono disponibili su tutto il territorio italiano e la mappa aggiornata è a disposizione su www.andrologiaitaliana.it. 
«Gli uomini oggi hanno informazioni sulla sessualità scarse e spesso distorte perché apprese online: alle prime defaillance si chiudono in loro stessi e non chiedono aiuto all'andrologo, lasciando che le difficoltà li trascinino in relazioni di coppia insoddisfacenti - osserva Alessandro Palmieri, presidente SIA -.
Purtroppo stiamo osservando che molti, non sapendo a chi rivolgersi, finiscono per chiedere aiuto a veri e propri ciarlatani
».

Punto di riferimento deve invece essere l'andrologo, per il cui costante aggiornamento la Sia ha messo in campo il nuovo progetto di Certificazione Andrologica, un 'bollino blu' che può essere ottenuto dopo aver seguito uno specifico corso di formazione e aver superato un test finale. Una volta acquisito, il bollino blu non è valido per sempre ma deve essere aggiornato ogni 5 anni, per garantire ai pazienti affidabilità e credibilità del professionista inalterate nel tempo. SIA ha già formato 300 andrologi e altri riceveranno il bollino entro la fine del 2019.
© RIPRODUZIONE RISERVATA