Raucedine o tremori, spesso la perdita della voce è psicologica

Raucedine o tremori, spesso la perdita della voce è psicologica
di Maria Rita Montebelli
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Giovedì 14 Aprile 2022, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 09:17

Spesso le indagini diagnostiche non individuano problemi anatomici o neurologici, pur in presenza di una disfonia.

Cioè di un’alterazione qualitativa e quantitativa della voce. In questi casi va sospettata la presenza di un disturbo funzionale della voce, evenienza che rappresenta fino al 40% di tutte le cause del disturbo. Queste forme comprendono l’afonia/disfonia da conversione, la raucedine abituale, il falsetto inappropriato, la sindrome da abuso della voce (è il 70% delle cause funzionali), la disfonia post operatoria e l’afonia recidivante. La disfonia da conversione (o psicogena) può essere causata da un evento emotivo traumatico. Il paziente si presenta afono o con un forte abbassamento di voce, ma in laringoscopia le corde vocali si mostrano a posto. Anche la disfonia da tensione muscolare, dovuta ad un’alterata tensione dei muscoli della laringe, può essere accentuata da fattori psicologici.

Per questo è detta anche “disfonia da stress”. Compare nei momenti difficili della vita e non risparmia né i giovanissimi, né gli anziani. Alla disfonia si può accompagnare un senso di fastidio o di dolore mentre si parla.

I SINTOMI

 I sintomi della disfonia si possono manifestare in maniera isolata o in combinazione. Tra quelli più frequenti: raucedine, voce monotona, tremore nella voce, afonia, variazioni nell’intensità della voce e perdita dei toni acuti. Colpisce più spesso le donne e i soggetti introversi e si manifesta con una voce spezzata e affaticata. La tensione dei muscoli laringei può anche causare dolore a livello della gola. Si tratta di una condizione spesso legata ad un’ansia prestazionale, come quella di parlare in pubblico. E il classico “fai un respiro profondo” prima di cominciare a parlare, può rivelarsi molto utile. Le disfonie funzionali sono causate in genere da un uso scorretto o eccessivo della voce. Su queste laringi già stressate (sono a rischio professionale cantanti, attori, avvocati, allenatori sportivi, insegnanti) basta una banale infezione delle prime vie aeree o una infreddatura a scatenare il problema. Un otorino sarà in grado di fare diagnosi e di consigliare la terapia, che passa sempre anche per la riabilitazione della voce: postura e respirazione corrette, adeguato uso del diaframma ed esercizi di vocalizzazione. A volte è necessario anche l’intervento dello psicologo. 

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