Vitamina C, alleata della salute: ecco come assumerla correttamente

Vitamina C, alleata della salute: ecco come assumerla correttamente
di Valentina Arcovio
5 Minuti di Lettura
Giovedì 13 Ottobre 2022, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 16:55

É la «regina» fra tutte le vitamine.

L’acido ascorbico o vitamina C, come comunemente viene chiamata, è un alleato fondamentale per la nostra salute e per il nostro organismo, poiché è alla base di funzioni fisiologiche vitali. Gli effetti di questa molecola sono molteplici. «La vitamina C - spiega Serena Missori endocrinologa, nutrizionista e docente del corso della serie formativa “Gusto è Salute”, organizzata da Consulcesi - stimola il nostro sistema immunitario a combattere più efficacemente; ci aiuta a prevenire i malanni di stagione, come raffreddori e altri sintomi influenzali; ha un’azione antinfiammatoria ed antiossidante e previene l’invecchiamento cellulare, proteggendoci dai radicali liberi». E ancora: «La vitamina C è un’ottima alleata in caso di anemia e stanchezza poiché migliora l’assorbimento di ferro. È fondamentale - continua - per il nostro sistema nervoso, necessaria infatti per la sintesi di ormoni e neurotrasmettitori. Ed è amica della nostra pelle: contribuisce alla produzione di collagene, rendendo elastici i tessuti del nostro corpo, compresi vasi sanguigni, muscoli e ossa». Fare il pieno di vitamina C non è difficile, visto che questa molecola è presente in una moltitudine di alimenti. «Si trova principalmente in frutta e verdura di stagione, soprattutto negli agrumi, come le arance, i limoni, i pompelmi e mandarini», spiega Missori. «Si trova anche nelle verdure come i peperoni, i broccoli, i cavoli, i cavoletti di Bruxelles, i cavolfiori, gli spinaci, le cime di rapa, la lattuga, il radicchio, i pomodori e la zucca», aggiunge.

GLI ERRORI

Tra le erbe aromatiche il prezzemolo è particolarmente ricco di vitamina C, da aggiungere fresco per insaporire i piatti.

Mai come in questo periodo dell’anno raggiungere i livelli ottimali di questa vitamina può essere molto importante. Infatti, la vitamina C può essere di grande aiuto in vista della stagione influenzale e con i contagi Covid che iniziano a risalire. Ma la popolarità di questa molecola è anche il suo più grande difetto. Per anni infatti la vitamina C è stata assunta in modi, in quantità e con finalità sbagliate. Con la diffusione del social, infine, gli utilizzi inappropriati sono diventati molto più frequenti, a causa della diffusione massiccia di fake news che la riguardano.

VERO E FALSO

LA VITAMINA C CURA IL RAFFREDDORE

Falso. La vitamina C non ha alcuna proprietà terapeutica nella cura del raffreddore, dell'influenza o del Covid-19. Al massimo ha un ruolo coadiuvante nell’abbreviare l’episodio influenzale, grazie alla sua azione antiossidante e immunostimolante. PIU' SE NE ASSUME MEGLIO E'. Falso. Al contrario l'eccessiva assunzione di vitamina C può portare, nei casi più gravi, all’ipervitaminosi C, caratterizzata da disturbi ai reni (calcoli, accumulo di ferro), allo stomaco (gastriti) e all’apparato digerente in generale (diarrea, nausea, vomito, crampi).

NON PUO' TROVARSI NEI CIBI IN SCATOLA

Falso. Anche se in genere il prodotto fresco contiene più vitamina C, possiamo trovarne piccole quantità anche nei cibi in scatola. Ad esempio, in un succo di ananas fresco si trovano 9 milligrammi di vitamina C, in uno surgelato, invece, 13 milligrammi.

LE ARANCE SONO IL CIBO CHE NE CONTIENE DI PIU'

Falso. Un'arancia di medie dimensioni contiene tra i 50 e i 60 mg di vitamina C, una quantità inferiore rispetto a quella contenuta ad esempio nei kiwi, nelle fragole, nei broccoli, nei peperoncini, nei peperoni gialli e rossi, nei cavoli e nei cavoletti.

SI TROVA IN QUANTITA' SIMILI SIA NELLA VERDURA COTTA CHE CRUDA

Falso. La vitamina C, infatti, si deteriora facilmente, perché è sensibile a luce, calore e ossigeno. La cottura prolungata può distruggere il 90 per cento della vitamina C dei cibi, e con la bollitura la perdita varia tra il 30 il 50 per cento. Anche una conservazione prolungata può distruggerla.

IL FUMO RIDUCE I LIVELLI DI VITAMINA C

Vero. Chi fuma un pacchetto di sigarette al giorno avrebbe bisogno del 40 per cento di vitamina C in più rispetto a un non fumatore. I fumatori hanno un minore assorbimento, un maggior consumo ed eliminazione renale di vitamina C. In pratica la dose consigliata a cHi fuma è doppia.

GLI ALIMENTI CHE NE SONO RICCHI VANNO MANGIATI A PEZZI GROSSI

Vero. Più si taglia e si spezzetta il cibo, maggiore è la superficie a contatto con l’aria, che aumenta l’ossidazione della vitamina C e ne riduce la sua efficacia. E’ meglio pertanto tagliare frutta e verdura a grossi pezzi e mangiarla subito.

I BAMBINI E LE DONNE INCINTE HANNO BISOGNO DI DOSI MAGGIORI

Vero. Un organismo in crescita, come quello dei bambini, necessita di un consumo maggiore di vitamina C. Stessa cosa per le donne in gravidanza e durante l'allattamento: il consumo cresce e necessita di un’integrazione che va dai 20 ai 40 milligrammi in più.

CONTRASTA I SEGNI DELL'ETA' NELLA PELLE

Vero. Ci sono infatti numerosi prodotti da applicare direttamente sulla pelle che sono in grado di bloccare le principali cause della comparsa dei segni del tempo come rughe, discromie cutanee e perdita di tono e luminosità. In particolare stimola la formazione del collagene.

LA CARENZA DI VITAMINA C E' PERICOLOSA PER LA SALUTE

Vero. La carenza di vitamina C causa stanchezza, debolezza e irritabilità. La carenza grave, chiamata scorbuto, causa ecchimosi, problemi a denti e gengive, secchezza dei capelli e della pelle, e anemia. La diagnosi si basa sui sintomi e, a volte, sugli esami del sangue.

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