Violenza, un progetto di Telefono Rosa per cancellare le cicatrici

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di Barbara Carbone
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Giovedì 12 Maggio 2022, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 08:40

Su una donna la violenza lascia cicatrici indelebili, ferite profonde che neanche il tempo può sanare.

Nel corpo e nella psiche. Oggi però, in soccorso delle vittime, è nato “RigeneraDerma”, un progetto che permette di accedere gratuitamente alle cure per cancellare le cicatrici dal volto. Per tante quel segno non è solo un drammatico ricordo che non va più via ma una lacerazione dell’anima. Che produce un vero e proprio blocco emotivo. Telefono Rosa (telefonorosa.it) e l’Università di Verona hanno unito le forze per aiutare tante donne “segnate” attraverso la cura che impiega la metodologia Biodermogenesi e promette un ritorno alla normalità.

O quasi. «Il Telefono Rosa ha voluto partecipare a questo progetto che offre terapie gratuite alle donne che devono riparare le cicatrici del volto – spiega Gabriella Carnieri Moscatelli, presidente di Telefono Rosa – Sono ferite procurate loro da partner particolarmente violenti. Curare le cicatrici delle donne violate è un modo per curare le loro anime». «Le cicatrici al volto sono un problema grave in medicina proprio perché creano conseguenze sulla psiche, alterano l’immagine del sé e danneggiano la qualità della vita – sottolinea Andrea Sbarbati, professore ordinario di Anatomia e Istologia all’Università di Verona – Adesso correggerle e migliorarle è possibile». «Seneca affermava che la ferita si cura, mentre la cicatrice resta. Finalmente, dopo duemila anni, la ricerca scientifica, oggi, permette di curarle» dice Maurizio Busoni, responsabile del progetto “RigeneraDerma”. Dall’esperienza relativa ai primi 25 pazienti con cicatrici da trauma, ustione, taglio e post-chirurgiche si è ottenuto un importante miglioramento sia per quanto riguarda la trama cutanea sia per la discromia. In alcuni casi, si è arrivati ad ottenere l’abbronzatura della cicatrice. 

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