Superare le difficoltà giocando.
È una realtà per i bambini con dislessia, un disturbo nella lettura e nell’apprendimento (DSA) che colpisce circa il 10% della popolazione. Chi soffre di dislessia ha difficoltà sia a leggere, sia a svolgere altri compiti basati sul linguaggio, come la scrittura e l’ortografia. Difficoltà che si possono superare con esercizi specifici, seguiti da psicologi esperti di DSA. All’Università di Trento, presso il Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive, si è aperta la strada ad un esperimento innovativo basato su un videogame, Skies of Manawak, sviluppato per stimolare le capacità di apprendimento e lettura.
LA CHIAVE
Tre specialiste, Angela Pasqualotto, autrice dell’articolo scientifico sulle potenzialità del videogame, sotto la supervisione di Paola Venuti e la collaborazione di Antonella De Angeli, hanno realizzato il videogioco, testato in una ricerca su 150 bambini tra gli 8 e i 12 anni, i cui risultati scientifici sono stati pubblicati sulla rivista Nature Human Behaviour. «La riabilitazione dei disturbi dell’apprendimento richiede esercizi ripetitivi, per far raggiungere ai giovani pazienti degli automatismi.
I TEST
Il campione di bambini è stato diviso in due gruppi: uno ha giocato con Skies of Manawak, il secondo con Scratch, un altro videogame che insegna i principi della programmazione. «Dopo il test solo chi aveva giocato con il nostro videogame era migliorato nella velocità di lettura ed aveva diminuito gli errori perché più attento, ma la cosa sorprendente è che dopo 6 mesi quelle competenze sono rimaste acquisite». Una delle ricercatrici, ora all’Università di Ginevra, in Svizzera, sta lavorando per tradurlo in tedesco, francese, inglese, mentre in Italia il gruppo di ricerca «sta valutando se commercializzare il videogame o renderlo gratuito in rete. Nel frattempo lo usiamo come strumento di riabilitazione nella nostra università a Trento».