Occhi secchi davanti al pc: le lacrime artificiali per avere uno sguardo sano

Occhi secchi davanti al pc: le lacrime artificiali per avere uno sguardo sano
di Giampiero Valenza
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Giovedì 14 Gennaio 2021, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 11:03

Arrivano i trucchi da seguire per prendersi cura degli occhi in un mondo digitale. La Dad (la didattica a distanza) e il lavoro a casa, necessari per cercare di ridurre i contagi da coronavirus, impongono una maggior cura della vista a causa dell’eccessivo uso di pc e tablet. A suggerire gli accorgimenti è stata la Soi, la Società oftalmologica italiana. Due sono le indicazioni che bisogna tenere presenti: la ginnastica oculare e il mantenimento dell’umidificazione dell’aria degli ambienti. La Dad, come lo smart working, rappresentano uno stress per gli occhi, ma nel caso dei bambini l’impatto può essere maggiore visto che la miopia si sviluppa proprio dagli 8 ai 13 anni e nei paesi asiatici quasi il 97% dei ragazzi di questa età la sviluppa. Il dato in Europa, invece, si attesta al 65%. «Quando si guarda il monitor - spiega il presidente Soi, Matteo Piovella - lo sguardo è fisso, quindi l’ammiccamento, cioè la chiusura delle palpebre, si riduce di tre volte. Questo porta a seccare il film lacrimale, provocando irritazione e arrossamenti». Per ridurre il problema «possono essere utili delle lacrime artificiali e mantenere l’aria degli ambienti domestici umidificata».

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Stare tante ore davanti al monitor, inoltre, non permette all’occhio di esercitare la messa a fuoco. «Gli insegnanti - prosegue Dad Matteo Piovella - ogni 20 minuti dovrebbero invitare ad interrompere la messa a fuoco da vicino e chiedere agli studenti di guardare in lontananza per un minuto prima di riprendere: questa ginnastica oculare fa rilassare gli occhi».

Il suggerimento che viene dato ai genitori è di insegnare i figli a non avvicinare troppo gli occhi ai dispositivi tecnologici (vale un po’ la stessa regola che un tempo si diceva di non stare incollati alla tv) e di mantenere una distanza di almeno 30 centimetri da computer e tablet. Per gli occhi, uscire per una passeggiata è fondamentale. È importante, prosegue il presidente Soi, «che bambini e ragazzi passino almeno un paio di ore al giorno all’aria aperta, perché la luce del sole ha dei benefici per gli occhi rispetto a quella artificiale».

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