Calo del desiderio, attenzione alla glicemia. E pure troppo sport fa male al sesso

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di Giampiero Valenza
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Giovedì 10 Dicembre 2020, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 12 Maggio, 15:59

Non ci sono solo stress o stanchezza: anche i fattori fisici possono far calare il desiderio tra lui e lei. Dunque, nell’intimità di coppia quella di archiviare il crollo della libido solo come una questione psicologica o giustificabile con le troppe preoccupazioni quotidiane potrebbe essere frutto di un’analisi affrettata. Ecco perché, se questa condizione perdura nel tempo, è necessario rivolgersi allo specialista, che può capire se si tratta di una questione fisica o psicologica. Lo scarso esercizio fisico e un’alimentazione sregolata, ad esempio, incidono non poco. Un recente studio dell’Università della Nord Carolina ha dimostrato come fare sport, lieve e moderato, può portare a un aumento della libido. Ma attenzione: l’esercizio fisico intenso e prolungato, hanno scritto gli stessi studiosi nel lavoro pubblicato sulla rivista scientifica “Medicine&Science in Sport & Exercise”, potrebbe causare, all’opposto, una diminuzione del desiderio. E inoltre ci sono patologie che più di altre possono ridurre la voglia: tra queste, la malattia renale cronica, le disfunzioni che causano una riduzione degli ormoni tiroidei, l’apnea ostruttiva del sonno o il diabete. A studiare gli effetti sull’uomo è stata una ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica Andrology, che ha dimostrato come calcolare il rapporto tra trigliceridi e glicemia può accertare la probabilità di andare incontro alla disfunzione erettile.

LA DIETA

Per Alessandro Palmieri, presidente della Società italiana di andrologia e docente di urologia all’Università Federico II di Napoli, «la disfunzione erettile è più frequente in chi soffre di diabete, obesità o dislipidemia». Attenzione, dunque, a non esagerare con gli zuccheri. «Il glucosio presente nel sangue, se in eccesso, si lega alla parete dei vasi, cioè alle vene e alle arterie, causando una perdita di elasticità con un ridotto afflusso di sangue - aggiunge - Nei pazienti diabetici si assiste così a una ridotta dilatazione dei corpi cavernosi che può comportare problemi di disfunzione erettile.

Una dieta più sana e un’adeguata e regolare attività fisica aerobica, che scongiurino la comparsa del diabete, sono la chiave giusta per ridurre la probabilità di disfunzione erettile e per garantire una vita sessuale soddisfacente a lungo».

I FARMACI

Alcune volte il calo del desiderio sessuale può essere, invece, un effetto collaterale legato all’assunzione di farmaci: basta parlarne con il medico per capire se è possibile modificare il trattamento per ripristinare la libido. Le cure anti-depressione, ansia o anche contro alcune forme di tumore possono incidere molto sui livelli di testosterone nel sangue. Quindi, possono spegnere la voglia, come del resto può fare l’abuso di alcol e droghe. Anche per lei la riduzione del desiderio può ruotare attorno a un calo di ormoni: incide la ridotta produzione di estrogeni. Ciò, per esempio, accade anche nelle prime settimane dopo il parto. Bisogna poi stare attenti anche a un minerale, il ferro, la cui carenza incide nella sintesi del neurotrasmettitore dopamina, coinvolto proprio nell’aumento del desiderio sessuale. Anche la secchezza vaginale è un fattore da non sottovalutare. Può dipendere da diverse condizioni: oltre che da questioni ormonali anche da un detergente intimo troppo aggressivo, in grado di scatenare una irritazione che può incidere nel rapporto con il proprio partner. I contraccettivi come la ‘pillola’, i trattamenti contro i fibromi e quelli usati per alcune forme di cancro (come quello al seno, per esempio), possono coinvolgere la sfera del desiderio e, di conseguenza, vanno indirettamente a incidere nel rapporto di coppia. Altrettanto accade con la menopausa: il corpo cambia con il passare del tempo (si assottigliano le pareti vaginali), e il livello di estrogeni prodotti dall’organismo, naturalmente, si abbassa.

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