Dalla telemedicina all’ambulanza connessa, dalle radiografie in diretta con l’ortopedico fino alla robotica riabilitativa, il 5G cambia il modo in cui ci curiamo. Ma come ora, con la pandemia di Covid in atto, la rivoluzione della connessione veloce, con una latenza ormai inferiore ai dieci millisecondi, è una risorsa preziosa in campo medico: permette di effettuare operazioni chirurgiche a distanza e di alleggerire gli ospedali seguendo i pazienti dal letto di casa. Dallo scorso aprile è nata la prima sperimentazione con l’utilizzo del 5G di Vodafone all’Istituto Maugeri Ircss Veruno, in provincia di Novara, dedicata ai malati di Covid. Il paziente indossa una fascia elastica con un sensore incorporato, in grado di rilevare in tempo reale e in continuità i parametri respiratori fondamentali per riconoscere un’eventuale acutizzazione della malattia. La soluzione rende possibile al medico – tramite tablet o smartphone – di monitorare costantemente i pazienti, al fine di poter anticipare e prevedere con tempismo se e quando questi avranno necessità di essere trasferiti in terapia intensiva. Il sensore infatti è in grado di rilevare in continuità diversi parametri (tra cui frequenza respiratoria, volume corrente, ipoventilazione) che sono gli indicatori dell’eventuale aggravarsi delle condizioni cliniche del paziente e determinanti per decidere se procedere con una tempestiva intubazione. Il 5G permette di trasmettere ed elaborare una grande quantità di dati rilevati e di gestirli in totale sicurezza.
ANALISI E DIAGNOSI
Altro progetto di Vodafone nel campo medico è la telegestione e teleconsulto dedicato al mondo della radiologia, che permette di intervenire da remoto durante e subito dopo l’esecuzione di esami radiologici.
L’ACCOGLIENZA
E presto sarà un robot ad accogliere chi entra in ospedale. È l’umanoide R1 dell’Istituto italiano di tecnologia che, grazie alla tecnologia 5G e all’intelligenza artificiale di IBM, interagisce in modalità personalizzata con gli utenti dell’ospedale e i loro accompagnatori. R1 è programmato per dare informazioni e aiutare a orientarsi all’interno delle strutture, per intrattenere i degenti leggendo libri e giornali. E potrà anche aiutare gli operatori sanitari raccogliendo le preferenze dei degenti per pranzo e cena.
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