L'autunno è arrivato, e il mare per molti ormai è solamente un ricordo.
Ma l’acqua fa bene alla mente e al corpo anche se è di fiume e di lago, e anche senza dover ricorrere a un tuffo. A dimostrarlo scientificamente, per la prima volta, è uno studio del prestigioso King’s College di Londra, pubblicato sull’altrettanto importante piattaforma californiana Plos One. I ricercatori hanno seguito per due settimane 299 soggetti, uomini e donne, con età comprese tra i 16 e i 77 anni, 87 dei quali con una diagnosi di malattia mentale. «Fiumi e canali, oltre che d’acqua, sono ricchi di alberi e piante, e ospitano molte specie di animali selvatici», spiega il professor Andrea Mechelli, uno dei due italiani (l’altra è Stefania Tognin) tra gli autori della ricerca. «Passare del tempo accanto all’acqua riesce a migliorare il benessere mentale unendo i vantaggi legati agli spazi verdi e a quelli blu. Da altre ricerche sappiamo che l’incontro con la fauna selvatica favorisce il benessere mentale», prosegue Mechelli. Nelle conclusioni della ricerca, il team del King’s College afferma che «se le passeggiate accanto a fiumi e canali venissero prescritte dalla medicina pubblica, si potrebbero prevenire molti problemi di salute mentale».
Per chi legge il rapporto britannico dall’Italia, sorprende il continuo riferimento ai canali. In realtà il Regno Unito, dai tempi della Rivoluzione industriale, è traversato da decine di importanti vie d’acqua. Il Canal & River Trust, che ha collaborato alla ricerca, tiene in buone condizioni 3200 chilometri di viottoli e banchine accanto ai canali, e propone al pubblico di percorrerli a piedi. La ricetta è importante anche per noi. Raggiungere un lago o un fiume in auto fa bene comunque, ma arrivare accanto all’acqua con una passeggiata a piedi o in bicicletta fa meglio. Non c’è bisogno delle lunghe camminate estive in direzione delle cascate e dei laghetti dell’Appennino, delle Dolomiti e del resto delle Alpi. In tutte le parti d’Italia, anche a due passi dalle aree urbane, esistono delle mete suggestive e utili. Basta mezz’ora d’auto, per chi vive nei quartieri settentrionali di Roma, per raggiungere la Riserva naturale Tevere-Farfa, con i suoi viottoli accanto alla riva del fiume. Dalla parte opposta dell’Urbe è più comodo compiere il periplo del Lago Albano, nei Castelli. Si raggiunge dalla A24 la stradina chiusa alle auto che conduce ai laghetti di Percile, circondati da fitti boschi.
Tra Lecce e il mare si cammina accanto al lago delle Cesine. In Veneto, tra Padova e Mestre, offre piacevoli passeggiate la riviera del fiume Brenta, scandita da celebri ville. Lungo il Sile, tra Treviso e la costa, corre una delle più belle ciclabili italiane, che può essere seguita anche a piedi. Nelle Marche si cammina nella Gola del Furlo o nella Riserva dell’Abbadia di Fiastra, traversata dall’omonimo torrente. Alle porte di Napoli offrono piacevoli passeggiate i laghi dei Campi Flegrei.