Occhio, è proprio il caso di dirlo, al trauma.
Nella giornata mondiale della vista che si celebra il 13 ottobre, con l’alto patronato della Presidenza della Repubblica, l’attenzione non è solo sulle patologie ma anche sui rischi che si corrono quotidianamente dalla casa al mondo del lavoro. Al punto che arriva la richiesta di considerare la presenza, almeno in ogni provincia, di un pronto soccorso oculistico. A chiederlo è il professor Filippo Cruciani, già docente alla Sapienza di Roma, referente scientifico di Iapb Italia (la sezione italiana dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità, nata dalla collaborazione tra Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti e Società oftalmologica italiana). È uno degli aspetti che riguardano la prevenzione, messa al primo posto dall’Iapb nelle proposte che vengono presentate in occasione della giornata, durante la quale dal Veneto alla Sicilia, dalla Puglia al Lazio, dalla Campania alla Lombardia, saranno distribuiti opuscoli informativi e svolti controlli oculistici in 90 città italiane.
Un dato su tutti: «L’occhio pesa appena lo 0,27% del corpo umano, ma riceve più dell’80% delle informazioni che ci giungono dall’ambiente», si legge sul sito dell’Iapb. «Si tende a trascurare la traumatologia – dice Cruciani – L’occhio è tra gli organi più a rischio e in questo dobbiamo lavorare sulla prevenzione che va dai bambini, che in casa possono ferirsi con i giocattoli, ad esempio, agli anziani che sono maggiormente soggetti a cadute, per non parlare del mondo del lavoro».