Il cibo e la sua preparazione sono aspetti centrali della vita, anche di quella delle persone con malattie reumatologiche.
Per questo APMARR (Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare) ha realizzato il progetto “Buono da Mangiare”, con i dietologi dell’Adi e con l’Ospedale Civile di Baggiovara (Modena), dotato di una cucina ben attrezzata, dove terapisti occupazionali mostrano alle persone con problemi di mobilità, le tecniche corrette. «Cucinare comporta una serie di gesti e azioni – spiega la dottoressa Gilda Sandri, reumatologa del Policlinico di Modena - che possono mettere in difficoltà le persone con patologie reumatologiche. Ma esistono una serie di tecniche di preparazione degli alimenti, basate su studi scientifici, che aiutano a superare questi problemi». «Oltre agli accorgimenti individuali di carattere posturale, come tenere la padella con due mani – spiega la terapista occupazionale Valentina Bettelli – è importante considerare anche gli spazi e gli strumenti che si hanno a disposizione. Il forno ad esempio dovrebbe avere un’apertura agevolante che consenta alle persone con limitazioni a livello articolare di infornare senza che il peso della teglia gravi troppo sulle mani. È opportuno ricorrere a utensili da cucina che rappresentano dei veri ausili e alleati delle persone con malattie reumatologiche, quali apri-barattoli elettrici o posate leggermente inclinate, acquistabili online o nei negozi di casalinghi». Dal progetto è scaturito anche un ricettario, ispirato alla dieta mediterranea (il trattamento nutrizionale di riferimento anche per la gestione clinica delle malattie reumatologiche), comprendente 30 preparazioni dall’antipasto al dolce (pizza di scarola, pasta con le sarde, insalata di baccalà con peperoni, torta di castagne), scaricabile dal sito www.apmarr.it/buono-da-mangiare.
