Incidenti stradali, per le vittime e le famiglie un pronto soccorso psicologico

Incidenti stradali, per le vittime e le famiglie un pronto soccorso psicologico
di Mario Baroni
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Giovedì 13 Ottobre 2022, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 16:55

Più di 150mila incidenti stradali in un anno (+28,4% rispetto al 2020) con un bilancio terribile: 2.875 morti e 204.728 feriti (+28,6% rispetto al 2020).

Il bilancio del 2021 sembra un bollettino di guerra. Sono decine di migliaia le famiglie italiane colpite da una tragedia che talvolta viene trascurata o sottaciuta. Oltre alle conseguenze fisiche spesso non si considerano i traumi psicologici delle vittime e dei loro familiari. Non tutti sanno che da qualche anno esiste una sorta di pronto soccorso psicologico finanziato dalle compagnie assicurative italiane, attraverso la Fondazione Ania, rivolto a chi ha subito traumi fisici e psicologici, e ai loro familiari. Si chiama “Ania Cares”. È un servizio totalmente gratuito, al quale si può accedere chiamando il numero verde 800 893 510 operativo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, oppure attraverso il sito www.aniacares.it (online da fine settembre). È stato creato in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia dell’Università La Sapienza di Roma e con la Polizia di Stato. L’obiettivo principale di “Ania Cares” è di sostenere, attraverso uno specifico protocollo, le vittime che hanno subito gravi traumi o i familiari di quelle persone morte in un incidente stradale. «Si tratta di un progetto molto innovativo; direi un unicum a livello internazionale, costruito su basi scientifiche e metodologiche solidissime con il supporto dei più grandi esperti a livello mondiale di psicologia del trauma» commenta Umberto Guidoni, segretario generale della Fondazione Ania.

LE CONSEGUENZE

In base ai risultati della letteratura scientifica sul tema dell’incidentalità stradale, quello che è emerso dallo studio di Fondazione Ania è che le conseguenze psicologiche dei sinistri stradali sono spesso di lunga durata, se non permanenti.

E riguardano non solo le vittime dirette, ossia coloro che vivono in prima persona l’incidente stradale, ma anche le vittime indirette, ossia i familiari. Il progetto di Fondazione Ania nasce nel 2017. A oggi ha sostenuto circa 800 persone, o ferite negli incidenti o familiari delle vittime. Il supporto prevede un ciclo complessivo fino a un massimo di 8 sedute di pronto soccorso psicologico. Oggi ci sono più di 120 psicologi coinvolti nel servizio. Il comitato scientifico del progetto “Ania Cares” guidato da Anna Maria Giannini – professore ordinario e coordinatrice e responsabile del Laboratorio di Psicologia sperimentale applicata, al Dipartimento di Psicologia della “Sapienza” – ha elaborato un protocollo di supporto psicologico. Il progetto prevede anche la formazione di tutte quelle figure professionali che hanno contatti con le vittime di incidenti stradali: dalle forze dell’ordine, passando per i medici legali e i liquidatori assicurativi. RIABILITAZIONE A ROMA Oltre al supporto psicologico è stata avviata anche un’attività di sostegno per la riabilitazione motoria, che è stata denominata “Un passo avanti”. Per ora si tratta di un’opportunità utilizzabile solo nell’area di Roma. Il progetto è riservato a coloro che hanno subito lesioni al midollo spinale a seguito di un incidente stradale. La Fondazione Ania ha messo a disposizione tre esoscheletri robotici per sviluppare un percorso riabilitativo rivolto a un campione di circa 105 persone di età compresa tra i 18 e i 35 anni, vittime di gravi incidenti che hanno provocato loro la paralisi degli arti inferiori. 

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