Accade soprattutto nel pomeriggio o di sera: la palpebra si abbassa e si inizia a vedere doppio. Sono questi alcuni dei sintomi di una rara malattia neurologica diventata popolare con le immagini dell’allenatore del Napoli, Gennaro Gattuso, costretto a portare una benda sugli occhiali per coprire l’occhio destro. La miastenia, infatti, è una patologia che interrompe la comunicazione tra i nervi e i muscoli e che, dunque, può tradursi nella difficoltà a vedere. “Ringhio” ricorda bene i primi momenti della malattia, e non ha fatto mistero di un episodio che gli è capitato quando era calciatore. Per una sfida Milan-Lazio arrivò a vedere in campo 6 Ibrahimovic e 6 Nesta, giocando per 30 minuti con un occhio chiuso e scambiando Nesta, suo compagno di squadra, per un avversario. Questa condizione lo ha spinto a dire addio al calcio giocato e a passare a fare l’allenatore.
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I SINTOMI
È proprio la diplopia, che fa vedere gli oggetti raddoppiati, uno dei sintomi della miastenia, come del resto lo è la ptosi, cioè l’abbassamento della palpebra superiore. Ma la miastenia non dà effetti solo all’occhio: può rendere difficile anche deglutire. «Il vedere doppio non è sopportabile per il paziente: capita che non riesca a mettere l’acqua in un bicchiere o che non possa inforchettare la pasta o camminare perché non sa dove poggiare il piede. La ptosi, se modesta, è poco percepita – spiega Carlo Cagini, dirigente dell’Oculistica dell’azienda ospedaliera Santa Maria della Misericordia di Perugia – Questi sintomi sono più evidenti nel pomeriggio o la sera perché con lo sforzo muscolare, durante la giornata, si accentuano. Quando ciò avviene è urgente andare da uno specialista». Secondo una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Neuroepidemiology si stimano circa 30 casi di miastenia grave ogni milione di abitanti, con un’incidenza più bassa tra i minori (tra 1 e 5 pazienti ogni milione di persone). Ma i numeri, spiegano i ricercatori delle Università di Bath e del Surrey che pubblicarono il lavoro nel 2010, sarebbero sottostimati.
La miastenia colpisce solitamente gli uomini tra i 50 e gli 80 anni e le donne tra i 20 e i 40 anni. Ma, come testimonia il caso Gattuso, può mostrare i suoi sintomi anche in altre fasce d’età. La diagnosi avviene dopo una valutazione clinica e un’elettromiografia che, sottolinea Lucilla Parnetti, responsabile della neurologia dell’azienda ospedaliera di Perugia, «è l’esame principale». «Infatti – aggiunge la neurologa – permette di vedere quale sia la risposta neuromuscolare.
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