Una flotta di droni in soccorso dei bambini

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Giovedì 10 Dicembre 2020, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 12 Maggio, 16:00

C'era una volta Leonardo da Vinci che inventava elicotteri. Oggi c’è Leonardo Spa, corporate italiana tra i protagonisti mondiali nel settore dell’aerospazio, difesa e sicurezza, in prima fila anche contro il Covid. E non solo in Italia. L’organizzazione delle Camere di Commercio del Regno Unito (British Chambers of Commerce) ha assegnato a Leonardo il riconoscimento di Business Hero per l’eccezionale contributo durante l’emergenza da Covid-19 attraverso le operazioni di trasporto elicotteristico di personale e materiali in tutto il Paese. Elicotteri, eliambulanze e droni.

Proprio un drone a controllo remoto ed energia elettrica ha sorvolato il litorale romano e ha portato materiale sanitario volando tra due siti del Bambino Gesù distanti oltre 30 chilometri: dal centro di prelievo di Santa Marinella a quello di analisi di Palidoro e viceversa, utilizzando una modalità di controllo automatico oltre il campo visivo dell’operatore. E non è tutto, perché la sperimentazione, che si concluderà entro l’anno, prevede diverse fasi in cui saranno impiegati vari tipi di velivoli pilotati a distanza. «L’aerospazio, la difesa e la sicurezza hanno caratteristiche ideali per interventi di sistema tipici delle attività di comando e controllo. Queste capacità sono applicabili alla sanità», sottolinea l’ad di Leonardo, Alessandro Profumo in linea con il piano strategico della società. Il piano BeTomorrow di Leonardo individua proprio nella collaborazione pubblico-privato, la modalità per facilitare l’inserimento di tecnologie di nuova generazione in settori cardinali per la vita comunitaria, contribuendo alla protezione di persone e attività e a uno sviluppo sostenibile.

LE RISORSE

E nel cielo altra risorsa sono le eliambulanze prodotte sempre dalla Divisione elicotteri di Leonardo, già oggi un presidio sanitario in volo. Grazie agli investimenti sulla digitalizzazione, le eliambulanze in futuro potranno sempre più integrarsi nella rete del sistema sanitario attraverso lo scambio di informazioni tra l’elicottero e gli ospedali, le forze dell’ordine o la Protezione civile. Negli ultimi mesi è poi nato Hermes, tra le altre iniziative, il progetto di Telespazio ed e-GEOS la cui sperimentazione ha preso il via nelle settimane scorse insieme a partner come la Croce Rossa Italiana, l’Università Gabriele D’Annunzio di Chieti-Pescara e il Campus Bio-Medico di Roma, oltre le Forze Armate Italiane con il coinvolgimento dell’Ospedale Celio.

L’obiettivo è supportare ospedali e unità di primo soccorso durante le emergenze. Spiegano da Leonardo che Hermes «è un ecosistema di servizi in grado di supportare attività di screening, prevenzione, monitoraggio e logistica sanitaria» in risposta a gravi emergenze come il Covid. Si basa su un’infrastruttura di telecomunicazione ad alta velocità ibrida satellitare-terrestre e all’analisi dei Big Data tramite tecniche sofisticate di Intelligenza Artificiale. Infatti, pur nel sacro rispetto della privacy, Hermes può offrire informazioni geo-referenziate in grado di monitorare la distribuzione di contagi da virus nei centri pre-triage e di screening. In questo modo Hermes può fornire alla Protezione civile o all’Istituto superiore di sanità uno strumento per determinare la tendenza e l’evoluzione della pandemia. Non solo: grazie all’intelligenza artificiale, ad esempio, l’applicazione VoiceWise consente di effettuare un primo screening di valutazione semplicemente analizzando la voce del paziente, mentre l’applicazione creata dal Campus Bio-Medico di Roma analizza le TAC e raggi X polmonari effettuate in telemedicina per individuare così i possibili casi positivi.

I DATI

Nel caos di un’emergenza, segnata da un incontrollabile affollamento degli ospedali, si rischia spesso una sorta di latente distrazione nel proteggere i dati sanitari. L’osservatorio di Leonardo ha rilevato che i cyber criminali hanno usato l’emergenza del Covid come esca – con false mappe sulla diffusione del virus – per sferrare nuovi attacchi informatici. Tra il 25 gennaio e il 25 marzo, per esempio, sono state contate 230mila campagne di malspam a tema coronavirus nel mondo, il 6% verso l’Italia e molto a rischio sono state case farmaceutiche, ospedali e strutture medico-sanitarie: uno spostamento dai tradizionali obiettivi militari per minacciare anche la ricerca di nuovi farmaci e vaccini. Così hanno acquisito un peso rilevante tutte le tecnologie di cyber security. Leonardo agisce attraverso i Security Operation Center in Italia e non solo. E non è un caso - tutto riporta al genio del Rinascimento - che si chiami “davinci-1” il nuovo supercomputer installato nella Torre Fiumara di Genova: 100 unità di supercalcolo per una potenza complessiva superiore a 5 milioni di miliardi di operazioni in virgola mobile al secondo e una capacità di memorizzazione dell’ordine di 20 milioni di Gigabyte. Il futuro è adesso.

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