Smartphone, connessi in sicurezza: dalla pulizia alla distanza da tenere per chi ha stimolatori cardiaci

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di Valentina Arcovio
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Giovedì 14 Gennaio 2021, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 12 Maggio, 15:56

Da fedeli utilizzatori dello smartphone a dipendenti, il salto è breve. Specialmente ora che la pandemia ci costringe a stare più tempo a casa. «Sempre incollati davanti al piccolo schermo, il rischio è quello di perdere di vista i potenziali effetti negativi per la nostra salute», dice la psicoterapeuta Eleonora Iacobelli, presidente dell’Associazione Europea Disturbo da Attacchi di Panico e responsabile trainer del Centro Bioequilibrium. Infatti, passare molte ore con il telefono influenza la nostra salute in tantissimi modi diversi. Questo non significa dover rinunciare allo smartphone, ma è un invito a usarlo “in sicurezza”, seguendo dieci semplici consigli.

PULIRLO OGNI GIORNO

In tempi di Covid-19, è più importante che mai. Infatti, lo tocchiamo in media 150 volte al giorno e questo ci espone al rischio di incontrare batteri e virus.

Da qui l’importanza di igienizzarlo spesso con un panno inumidito con acqua e alcol o con apposite salviette.

COLLO DRITTO

Text neck è il nome di uno dei disturbi più comuni tra gli appassionati utilizzatori dello smartphone. Letteralmente significa “collo da messaggio” ed è un difetto posturale causato dall’inclinazione della testa per lungo tempo. Per questo si raccomanda di muovere il collo almeno una volta ogni 20 minuti.

MAI ALLA GUIDA

Distogliere anche per pochissimi secondi lo sguardo dalla strada per guardare lo smartphone aumenta di 23 volte il rischio di fare incidenti. L’ideale sarebbe pensare solo alla guida. O al massimo ricorrere al “vivavoce” o all’auricolare.

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FUORI DAL LETTO

Usare lo smartphone fino a tardi la notte può rovinare la qualità del sonno. Anche solo la luce può rendere difficile la fase di addormentamento.

NO QUANDO SI CAMMINA

Passeggiare con gli occhi puntati sul cellulare può comportare cadute o incidenti. Meglio fermarsi qualche secondo per messaggiare o rispondere.

OCCHIO AL PACEMAKER

L’utilizzo troppo ravvicinato dello smartphone a dispositivi come pacemaker o defibrillatori impiantabili potrebbe interferire con il loro funzionamento. È raccomandato quindi tenere lo smartphone ad almeno 15 centimetri di distanza.

FILTRO “LUCE BLU”

La luce blu emessa dai cellulari può danneggiare la vista. Considerato che il tempo medio trascorso davanti allo smartphone va dalle 2 alle 4 ore al giorno, si può sfruttare la possibilità di usare il filtro “luce blu”. In questo modo si fanno prevalere le sfumature di giallo.

RIPORLO CON GLI AMICI

Phubbing è il termine per indicare l’azione con cui si “snobbano” gli amici per dare precedenza allo smartphone. Per questo quando si frequentano altre persone è buona norma riporre lo smartphone in borsa.

L’ATTIVITÀ FISICA

Anziché usare lo smartphone per passare il tempo seduti sul divano, alimentando così obesità e sedentarietà, potrebbe essere d’aiuto sfruttare le numerose app che spronano a essere più attivi.

CALCOLARE I TEMPI

«Per limitare l’uso dello smartphone potrebbe essere d’aiuto calcolare esattamente il tempo che si trascorre utilizzandolo», consiglia Iacobelli. L’idea è provare a rendersi conto quanto realmente siamo “dipendenti” da questo oggetto e poi provare a porre rimedio.

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