Bambini e animali, dall'accoglienza all'attività fisica: 5 tappe per crescere con l'amico peloso

Bambini e animali, dall'accoglienza all'attività fisica: 5 tappe per crescere con l'amico peloso
di Maria Serena Patriarca
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Giovedì 10 Novembre 2022, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 00:31

Gli animali da compagnia alleati preziosi per la crescita dei bambini.

Che la relazione fra pet e bimbi sia importante per lo sviluppo sereno degli uni e degli altri lo ribadisce un recente studio dell’Osservatorio Nazionale sull’Impatto Educativo, basato su un campione composto da 400 docenti di scuola primaria, operanti su tutto il territorio nazionale. Per il 91 per cento degli intervistati il rapporto dei piccoli con un animale da compagnia ha un’importanza fortemente significativa in fase di crescita, soprattutto in questo momento storico di “non ordinarietà” del sistema di relazioni, dovuto al devastante impatto della pandemia sui contatti sociali interpersonali dei ragazzi. La tematica del pet care in ambito educativo, anche come ausilio per contrastare la tendenza all’isolamento (fisico ed emotivo) legata all’effetto che il Covid ha avuto sulle giovani generazioni, fa tornare alla ribalta più che mai l’importanza del rapporto tra bambini e animali domestici. Cani e gatti in primis, ma anche uccellini, pesci, roditori, piccoli rettili possono diventare veri e propri protagonisti nella crescita dei nostri figli, come sostiene il 73 per cento degli insegnanti coinvolti nello Studio, i quali affermano di fare leva sul tema degli animali per affrontare con i propri alunni argomenti trasversali come educazione civica, affettività, valore delle relazioni, diversità, inclusione e sostenibilità.

L'ACCOGLIENZA

Ma come prepararsi all’arrivo in casa di un nuovo amico peloso? È bene che i genitori insegnino ai bimbi ad accogliere il cucciolo con gioia: come un compagno di giochi, ma non come un giocattolo. Specialmente nel caso di figli unici, in cui il pet può essere un sostegno per una crescita più serena ed equilibrata in mancanza di fratelli e sorelle, c’è il rischio che il bambino, soprattutto se piccolo, concepisca l’arrivo del compagno a quattro zampe come un peluche animato, senza tenere conto delle esigenze del pet stesso. Spetta a mamma e papà far capire che il nuovo arrivato, oltre che un compagno di giochi, è un essere vivente con un proprio carattere e con esigenze ben precise, e non va disturbato né indispettito se, per esempio, vuole riposare. Specialmente nel caso di cuccioli di cane o gatto i primi giorni in casa sono una delicata fase di adattamento: un’atmosfera quieta senza grida, litigi, rumori eccessivi, giova allo sviluppo psichico dell’animale. Ma qual è l’impatto del pet care sui più piccoli? Come spiega Catia Pepe, psicologa e psicoterapeuta dell’Istituto ICI di Roma, «avere un animale domestico in casa è molto importante per il benessere emotivo dei bambini.

Accogliere vuol dire prendersi cura, e ciò consente ai bimbi di sviluppare empatia per l’altro. Anche i bambini con autismo possono trarre benefici dall’entrata di un pet in famiglia, poiché imparano a giocare con gli amici a quattro zampe e a sviluppare il contatto fisico che inevitabilmente gli animali richiedono». «In particolare – aggiunge la dottoressa – per i bambini con problematiche comportamentali avere un animale domestico può rivelarsi importante sul controllo della rabbia e la gestione dei comportamenti. Inoltre, il contatto e l’interazione con un animale domestico, che sia cane o gatto, così come il prendersene cura con piccoli impegni di responsabilità quotidiana, può sottrarre tempo alle ore che i piccoli trascorrono assorbiti dal metaverso e dai social network sui dispositivi elettronici, riabituandoli a elaborare la realtà vera e il pensiero creativo».

I VANTAGGI

Più tempo trascorso con il cane o il gatto, meno ore attaccati allo smartphone e al tablet: un enorme vantaggio per proteggere i più giovani dalla sovraesposizione legata alle insidie del web. Accarezzare il pelo dell’animale è un antidoto contro la rabbia e l’aggressività, che spesso si manifestano nei ragazzi già dalla preadolescenza: le fusa del gatto aiutano noi umani a rilasciare endorfine e a riequilibrare stati d’animo di malinconia, tristezza, solitudine. Un aspetto di rilievo è l’assunzione di piccole responsabilità legate al pet, utili per la crescita dei nostri figli. In età adolescenziale il gesto di accompagnare il cane a fare la passeggiata nelle vicinanze di casa può rendere più sicuro di sé e responsabile il ragazzo o la ragazza. Se si arriva a trascorrere mezz’ora al giorno al parco l’interazione di gioco con il cane (lanciando un frisbee o una pallina) diventa un modo divertente per fare attività fisica e combattere la sedentarietà legata alle ore di studio trascorse seduti alla scrivania, nella propria camera. Se si tratta di bambini più piccoli, si può iniziare affidando loro compiti semplici, all’interno dell’appartamento: in questo caso l’ideale è un gatto, di cui pulire la lettiera quotidianamente, così come cambiare l’acqua nella ciotola o monitorare le crocchette, affinché non manchino mai nel corner dedicato al piccolo felino.

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