Apnee notturne, un pericolo per i bambini: ma si possono correggere

Apnee notturne, un pericolo per i bambini: ma si possono correggere
di Barbara Carbone
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Giovedì 11 Maggio 2023, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 07:51

Denti storti e apnee notturne: un pericolo per la salute dei bambini.

Russamento, iperattività e cefalee mattutine nei più piccoli possono essere tra i sintomi della Sindrome delle apnee ostruttive del sonno (Osas) che colpisce circa il 6% della popolazione pediatrica e adolescente. I numeri del fenomeno sono rilevanti: su 300 ragazzi italiani di circa 10 anni, la metà presenta un problema di malocclusione e di questi il 7,5% manifesta in associazione apnee notturne. A rivelarlo uno studio pubblicato su European journal of paediatric dentistry. L’Osas, se intercettata precocemente, può evitare danni anche seri per la salute del bambino che vanno da una ridotta crescita in statura a disturbi neurocognitivi e comportamentali fino a complicanze cardiovascolari e metaboliche come l’obesità in età adulta.

Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Sleep Medicine, dimostra che il trattamento ortodontico di una malocclusione dentale può contribuire a risolvere i problemi di respirazione durante il sonno. Su un campione di circa 200 bambini con malocclusione associata ad apnee notturne, 94 di loro, sottoposti ad analisi del sonno tramite polisonnografia, dopo 9 mesi di trattamento ortodontico avevano significativamente migliorato il problema delle apnee, mentre i restanti 113, non sottoposti ad alcun trattamento ortodontico, non presentavano alcun miglioramento nella qualità del sonno. «Le apnee possono verificarsi in presenza di alterazioni morfologiche di origine genetica come la mandibola piccola e retroposta oppure il palato contratto, tutte condizioni su cui è possibile agire con interventi correttivi, alleviando o eliminando il problema», spiega Valerio Maccagnola, presidente nazionale di FACExp. La cura dell’Osas nel bambino può coinvolgere diverse figure specialistiche a seconda delle cause che hanno contribuito all’insorgenza delle apnee. La terapia può essere delegata all’ortodontista, all’otorinolo e, nei casi più gravi, allo pneumologo.

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