Vaccino italiano, 3.000 candidati (anche medici): primi test su 3 volontari a fine agosto allo Spallanzani

Vaccino italiano, 3.000 candidati (anche medici): primi test su 3 volontari a fine agosto allo Spallanzani
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Lunedì 10 Agosto 2020, 17:59 - Ultimo aggiornamento: 5 Gennaio, 15:59

Vaccino anti-Covid, oltre tremila candidati volontari made in Italy per il trial allo Spallanzani di Roma. Un fiume di persone che abbraccia più generazioni e comprende anche diversi medici che si sono resi disponibili a testarlo in prima persona. Il primo gruppo di tre volontari selezionati verrà vaccinato tra il 24 e il 26 agosto. Poi, se non si osserveranno eventi avversi significativi, si passerà ai successivi 3, che riceveranno una dose più alta, tra il 7 e il 9 settembre. In tutto i volontari che testeranno saranno 90.

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Stamattina nell'istituto per le malattie infettive della Capitale, eccellenza nella lotta al Covid-19, sono partite le visite mediche a cura di equipe cliniche appositamente formate per selezionare gli idonei. I test di screening - hanno spiegato dallo Spallanzani - saranno effettuati per tutto il corso dello studio e serviranno a selezionare le persone idonee per testare la sicurezza del vaccino in questa fase precoce di sperimentazione (Fase I). I volontari sono suddivisi in due gruppi per età: dai 18 e i 55 anni, e dai 65 agli 85 anni. Ciascun gruppo sarà suddiviso in tre sottogruppi a cui verrà somministrato un diverso dosaggio di vaccino.

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«Oltre tremila candidati» ha commentato il direttore sanitario dell'Istituto, Francesco Vaia, è la dimostrazione del ®grande cuore degli italiani. Tra loro si contano anche molti medici, protagonisti negli ultimi mesi della dura lotta contro il virus. ®Ô apprezzabile che un medico si offra volontario per il vaccino - commenta il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi - è un segno di sensibilità e potrà essere d'aiuto per la comunicazione di aspetti di natura clinica ed eventuali effetti collaterali in tempi rapidi. Come presidente dell'Ordine dei medici - conclude Magi - consiglio ancor di più di sottoporsi quest'anno alla vaccinazione antinfluenzale che ci permetterà di discernere molto più rapidamente casi di influenza da quelli di Covid e di poter intervenire con maggiore rapidità. Il vaccino che sarà sperimentato allo Spallanzani è interamente italiano ed è nato grazie a un protocollo siglato a marzo tra il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il ministro della Salute, Roberto Speranza, il ministro dell'Università e della Ricerca scientifica, Gaetano Manfredi, il Consiglio Nazionale delle Ricerche e l'IRCCS ®Spallanzani. Per la realizzazione di questo obiettivo sono stanziati 8 milioni di euro, 5 milioni a carico della Regione Lazio, trasferiti allo Spallanzani, e 3 milioni a carico del Ministero dell'Università e della Ricerca scientifica. Il vaccino è realizzato, prodotto e brevettato dalla società biotecnologica italiana ReiThera di Castel Romano. Lo Spallanzani aggiornerà l'opinione pubblica sull'andamento dello studio con un punto stampa settimanale.

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