Covid, il professore di Tor Vergata: «Il vaccino AstraZeneca non dà problemi di coagulazione, il virus sì»

Covid, Novelli: «Il vaccino Astrazeneca non dà problemi di coagulazione, il virus sì»
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Lunedì 15 Marzo 2021, 18:09 - Ultimo aggiornamento: 20:23

Poche, pochissime persone vaccinate con l'AstraZeneca hanno manifestato embolie o trombosi (non tutte letali). Sono in corso i controlli per accertare le cause e Giuseppe Novelli, docente di Genetica Medica all'Università di Roma Tor Vergata, spiega cosa potrebbe essere avvenuto. A Radio Cusano Campus, il professore afferma che è l'infezione Covid-19 che «può dare problemi di coagulazione, non il vaccino». 

Segnalati solo 30 casi in Europa

Novelli poi aggiunge che, rispetto ai casi di eventi avversi verificatisi temporalmente dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca, «al 10 marzo, sono stati segnalati 30 eventi trombo-embolici su 5 milioni di persone vaccinate con Astrazeneca in Europa, quindi parliamo di 30 casi su 5 milioni».

Pochissimi, quindi. E sempre secondo Novelli «non esiste un nesso diretto se i numeri sono questi, perché non c'è alcun rischio di coagulo legato al vaccino, ma è più probabile che qualcuno abbia questo rischio aumentato se prende Covid-19».

La trombosi è la terza malattia cardiovascolare più comune

I casi di malati di Covid che hanno avuto problemi di coagulazione, sottolinea Novelli, «sono quasi il doppio rispetto alla popolazione generale. La malattia Covid ti fa venire questo problema, non certo il vaccino». In Italia, rileva il genetista, «ci sono 1500 morti al giorno di tutti i casi, e circa 35 persone su 100mila muoiono di trombo-embolismo, è la terza causa di morte della cardiopatia. L'informazione in questo caso - conclude - è stata sbagliata».

 

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