Vaccini, De Luca: «Il 15% dei cittadini in Campania si è rifiutato. Serve prudenza»

Vaccini, De Luca: «Il 15% dei cittadini in Campania si è rifiutato. Serve prudenza»
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Venerdì 28 Maggio 2021, 18:11 - Ultimo aggiornamento: 19:14

In Campania c'è anche chi non si vuol sentir parlare di vaccini. «Abbiamo una quota rilevante di cittadini che non ha dato la disponibilità a vaccinarsi – ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca –. La vaccinazione non è obbligatoria, tranne che per il personale medico, quindi abbiamo un 15% di cittadini che non ha voluto vaccinarsi». E questo comporta che «centinaia di migliaia di persone sono esposte al contagio». Per questo De Luca invita ad «avere prudenza» anche se, ricorda, la l'Italia si sta «avviando verso una situazione positiva».

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Vaccini ai maturandi - De Luca spiega anche che la Campania si sta «preparando a vaccinare i maturandi».

Il presidente della Regione dichiara: «Se arrivano i vaccini entro domenica, noi dai primi giorni di giugno possiamo vaccinare i ragazzi che dovranno fare l'esame di maturità». Come sapere se un ragazzo deve sostenere l'esame finale del liceo? «Sulla base dell'autocertificazione che faranno i ragazzi – ha spiegato in una diretta Facebook De Luca –. Potremo vaccinare sopra i 18 anni con il vaccino Johnson & Johnson, sotto i 18 anni dovremo fare Pfizer. Se ci arrivano i quantitativi necessari di vaccini, faremo la vaccinazione di tutti i maturandi».

 

Obiettivo luglio - Lo scopo di De Luca è d'immunizzare la città partenopea prima di agosto. «L'obiettivo è vaccinare tutti i cittadini di Napoli entro luglio – così il governatore campano Vincenzo De Luca nel corso dell'appuntamento del venerdì su Facebook –. Se avremo le dosi necessarie riusciremo a centrare l'obiettivo». Ma c'è il problema delle dosi a disposizione. «Ne mancano ancora 84 mila – ha ricordato De Luca –. Abbiamo chiesto al commissario di applicare a Napoli lo stesso criterio utilizzato per vaccinare con più dosi all'inizio le regioni con più anziani. Abbiamo recuperato 100 mila dosi, siamo a meno 84 mila rispetto a quanto dovuto. Aspettiamo una risposta dal commissario per il futuro».

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