Tumore inoperabile per tutto il mondo rimosso dall'équipe dell'ospedale Sant'Andrea di Roma. Rocca: «Questa è la sanità che vogliamo per il Lazio»

Nel mondo, spiega l'ospedale in una nota, le neoplasie polmonari infiltranti l'aorta vengono generalmente considerate non suscettibili di trattamento chirurgico

Tumore inoperabile per tutto il mondo rimosso dall'équipe dell'ospedale Sant'Andrea. Rocca: «Questa è la sanità che vogliamo per il Lazio»
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Mercoledì 10 Maggio 2023, 11:04 - Ultimo aggiornamento: 11 Maggio, 00:24

Un intervento rivoluzionario è stato eseguito all'Ospedale Sant'Andrea di Roma. Una paziente, 58 anni, è stata sottoposta a un complesso intervento per asportazione di un tumore polmonare sinistro. La massa, spiegano i medici, «invadeva l'arco aortico». Successivamente è stato parzialmente sostituito il vaso con una protesi sintetica. Un'operazione pioneristica tanto che sono arrivati anche i complimenti dal presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. 


L'operazione

Un delicato intervento di ricostruzione dell’arco aortico con cui la Chirurgia Toracica del Sant’Andrea-Sapienza conferma il suo primato non solo per numero di interventi ma anche per innovazione nell’approccio chirurgico.

Eseguito lo scorso 11 aprile presso la Chirurgia Toracica dell’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea, policlinico universitario di Sapienza Università di Roma e azienda di alta specializzazione della Regione Lazio, un delicato intervento per neoplasia polmonare sinistra infiltrante l’aorta, già trattata in fase pre-operatoria con chemioterapia.

La paziente, una donna di 58 anni, dopo accurata valutazione multidisciplinare e studio pre-operatorio è stata sottoposta ad un complesso trattamento chirurgico che ha consentito una perfetta e completa asportazione del tumore polmonare sinistro che invadeva l’arco aortico, con successiva sostituzione parziale del vaso con una protesi sintetica.

Il tutto senza ricorrere all’arresto del muscolo cardiaco, ma in assistenza di circolo a cuore battente. La paziente, dimessa in buone condizione generali, è tornata a casa per proseguire il percorso oncologico post-operatorio. Nel mondo le neoplasie polmonari infiltranti l’aorta vengono generalmente considerate non suscettibili di trattamento chirurgico.


Un'intervento mondiale made in Italy

«Il tutto senza ricorrere all'arresto del muscolo cardiaco, ma in assistenza di circolo a cuore battente». La paziente dimessa in buone condizioni di salute ed è tornata a casa per proseguire la terapia oncologica. «Una straordinaria operazione che conferma la Chirurgia Toracica del nostro Ospedale non solo come la prima in Italia per numero di interventi per tumore al polmone alla luce gli ultimi dati del Programma Nazionale Esiti dell'Agenas, ma anche una delle strutture più all'avanguardia per tipologia di casistica operatoria», ha commentato il direttore generale del Sant'Andrea, Daniela Donetti.

 

 

La Sanità vincente

«Nel mondo questo tipo di neoplasie non sono considerate trattabili. Questa operazione supera frontiere inesplorate della scienza e della medicina e, ancora una volta, conferma il S. Andrea come una delle strutture più all'avanguardia del nostro Paese», ha dichiarato ancora il presidente. Anche il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, si è voluto complimentare con l'equipe medica che ha eseguito l'intervento, guidata da Erino Angelo Rendina, Direttore della Chirurgia Toracica dell'ospedale capitolino e ordinario presso Sapienza Università di Roma.

«Questa è la sanità che vogliamo per il Lazio: quella delle eccellenze, della Ricerca traslata in attività clinica, dei primati. Congratulazioni al team che ha eseguito il pionieristico intervento presso il Sant'Andrea, policlinico universitario della Sapienza Università di Roma e azienda di alta specializzazione della Regione Lazio, per neoplasia polmonare sinistra infiltrante l'aorta, già trattata in fase pre-operatoria con chemioterapi», ha dichiarato Rocca.

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