Pfizer, in Israele 152 morti da Covid dopo la seconda dose: «Meno efficace contro Delta»

Pfizer, in Israele 152 morti da Covid dopo la seconda dose: «Meno efficace contro Delta»
di Mario Landi
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Sabato 17 Luglio 2021, 14:59 - Ultimo aggiornamento: 20 Luglio, 10:59

Pfizer è meno efficace contro la variante Delta. Il vaccino che prevede due dosi è «più debole» contro la nuova mutazione del Covid, ha affermato venerdì il primo ministro isreaeliano Naftali Bennett. «Non sappiamo esattamente fino a che punto il vaccino aiuti – ha proseguito Bennett –, ma è significativamente inferiore». Più di 5,7 milioni di persone in Israele hanno ricevuto almeno un'iniezione del vaccino Pfizer. E il Paese continua a spingere i cittadini, in particolare gli adolescenti, a uscire e a farsi vaccinare. Anche perché i contagi sono iniziati ad aumentare. Il numero più alto di casi di coronavirus da marzo è stato diagnosticato giovedì, con l'1,52% dei test che sono risultati positivi.

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Pfizer, in Israele 152 dopo doppia dose

In Israele 152 persone si sono ammalate di Covid-19 e sono morte a causa della malattia, nonostante avessero ricevuto due dosi di vaccino. Tutti avevano in comune l'età avanzata, un sistema immunitario indebolito e la concomitanza di altre malattie. Lo indica la ricerca in via di pubblicazione sulla rivista Clinical Microbiology and Infection e condotta in 17 ospedali di Israele sotto la guida di Tal Brosh-Nissimov, dell'Università Samson Assuta Ashdod e dell'Università Ben Gurion. Tutti i casi esaminati erano stati vaccinati con due dosi del vaccino della Pfizer-BioNtech. «Il problema – osserva il virologo Francesco Broccolo, dell'Università di Milano Bicocca – non sembrano essere solo le varianti, in quanto soltanto in 9 dei 152 pazienti è stata rilevata la presenza della variante sudafricana». 

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Al via la terza dose

Israele si prepara alla terza dose di vaccino.

Una nuova consegna è prevista per il primo agosto invece che a settembre. Anche perché tutta l'attuale fornitura scadrà il 31 luglio. Circostanza che avrebbe portato le persone al di sotto dei 18 anni a non ricevere una prima iniezione fino all'arrivo di nuovi vaccini, poiché sarebbero dovute trascorrere tre settimane tra la prima e la seconda dose. «Abbiamo lavorato sulla questione dei vaccini per diverse settimane», ha detto Bennett. «Questa mattina sono lieto di annunciare che dopo una serie di discussioni con il CEO di Pfizer Albert Bourla, ieri sera abbiamo concluso un accordo per anticipare la prossima consegna di vaccinazioni al 1° agosto».
 

 

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