E' uno dei cambiamenti fatti con l'aggiornamento dell'International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems (la cui sigla è Icd-11), il documento votato dall'Oms nella sua ultima Assemblea Generale a Ginevra. «E' ora chiaro che essere transgender non è una malattia mentale - osserva Lale Say, esperto di salute riproduttiva dell'Oms.
la vecchia classificazione come malattia - può causare un enorme stigma per le persone transgender, che hanno importanti bisogni di salute, che possono essere soddisfatti se rientrano nella codificazione del nuovo docuemnto».
Nel nuovo manuale delle diagnosi, la disforia di genere viene definita come «la marcata e persistente incongruenza tra l'identità vissuta da una persona e il sesso biologico assegnato» mentre nella precedente versione era considerato un disturbo dell'identità di genere, e inserito nel capitolo dei disturbi mentali e comportamentali.
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