Anticorpi monoclonali, prorogato l'uso fino al 31 gennaio. E cresce l'utilizzo: 74 pazienti nell'ultima settimana

Anticorpi monoclonali, prorogato l'uso fino al 31 gennaio. E cresce l'utilizzo: 74 pazienti nell'ultima settimana
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Martedì 13 Luglio 2021, 19:11 - Ultimo aggiornamento: 19:13

Gli anticorpi monoclonali contro il Covid potranno continuare a essere usati. Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato ieri il decreto che autorizza alla temporanea distribuzione, fino al 31 gennaio 2022, dell'anticorpo monoclonale Sotrovimab di GlaxoSmithKline per il trattamento dei pazienti affetti dal virus SARS-CoV-2 prorogando, sempre al 31 gennaio l'autorizzazione alla temporanea distribuzione degli altri anticorpi monoclonali già attualmente utilizzabili. Alla base del decreto, si legge in una nota del ministero della Salure, le valutazioni emerse dalla Commissione Tecnico Scientifica dell'AIFA sulle evidenze scientifiche, i profili di efficacia e di sicurezza del Sotrovimab.

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Monoclonali in crescita: prescritti a 74 parzieti in 7 giorni

Sono 6.198, da metà marzo a oggi, i pazienti Covid a cui sono stati prescritti anticorpi monoclonali in Italia.

Di questi, 74 sono quelli che li hanno ricevuti nell'ultima settimana: un numero per la prima volta in crescita dopo mesi in calo e che va di pari passo alla lieve ricrescita registrata nei contagi. Questi i dati del 14/o Report sugli Anticorpi Monoclonali per Covid-19 dell'Agenzia italiana del Farmaco (Aifa), relativo al periodo dal 2 all'8 luglio. Il documento conferma come sia il Lazio la regione ad aver somministrato finora più dosi, ben 838. Gli anticorpi monoclonali sono farmaci specifici contro il Covid-19, autorizzati in via emergenziale e disponibili anche in Italia a partire dal 10 marzo scorso per persone particolarmente fragili, con infezione recente da Sars-Cov-2 e senza sintomi gravi. Grazie all'aumento di persone anziane e fragili vaccinate, le dosi settimanali prescritte sono calate in modo netto da metà aprile. Tra il 16 e il 22, erano state ben 945, mentre sono state appena 34 nella settimana dal 25 giugno al primo luglio, per risalire alle 74 dell'ultima rilevazione (+118%). L'ultimo report vede anche in aumento, e pari allo 1,2%, il rapporto delle prescrizioni rispetto alle nuove diagnosi Covid avvenute nello stesso arco di tempo, ovvero 6.325. Nella settimana precedente c'erano state, invece, 34 prescrizioni su 5.099 nuove diagnosi, pari allo 0,7%. In proporzione al numero di infetti è la Calabria ad averne prescritto più dosi nella settimana in esame (7 su 222 nuovi casi di infezione da Sars-Cov-2 pari al 3,2%). Ma in termini assoluti, dall'inizio del monitoraggio, ad aver dispensato più monoclonali sono Lazio (838 dosi), Veneto (803), Toscana (752), Campania (505), Puglia (503). A chiudere la classifica: Provincia autonoma di Trento (26), Molise (13) e PA di Bolzano (3). Fino ad oggi, infine, le prescrizioni sono state effettuate da 195 strutture distribuite in tutte le regioni e province autonome e oltre la metà dei pazienti ha ricevuto la combinazione di 'bamlanivimab' e 'etesevimab'.

 

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