L'ebola torna a colpire. Un ragazzo di 31 anni è morto in Congo, a Mbandaka, città nella provincia nord-occidentale dell'Equatore. Era già vaccinato contro il virus. Per le autorità sanitarie della Repubblica Democratica si tratta di un focolaio, sarebbe il terzo nella zona dal 2018.
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Focolaio ebola, cosa succede
Il maschio di 31 anni, uno studente di Boende nella provincia di Tshuapa, è tornato a Mbandaka, ha iniziato ad accusare i primi sintomi (febbre e mal di testa) il 5 aprile.
L'allarme dell'Oms: «Il tempo non è dalla nostra parte»
«Il tempo non è dalla nostra parte», ha affermato il dottor Matshidiso Moeti, direttore regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per l'Africa. «La malattia ha avuto un vantaggio di due settimane e ora stiamo recuperando terreno. La notizia positiva è che le autorità sanitarie della Repubblica Democratica del Congo hanno più esperienza di chiunque altro al mondo nel controllare rapidamente i focolai di Ebola». La Repubblica Democratica del Congo sta vivendo la sua quattordicesima epidemia di Ebola dal 1976. L'attuale epidemia è la sesta dal solo 2018, l'evento più frequente nella storia dell'Ebola nel paese. Precedenti focolai nella provincia dell'Equatore si sono verificati nel 2020 e nel 2018, rispettivamente con 130 e 54 casi registrati.
Cosa sappiamo sull'ebola
L'ebola è una malattia grave, spesso fatale, che colpisce gli esseri umani e altri primati. I tassi di mortalità dei casi sono variati dal 25% al 90% nei focolai passati. Ora è disponibile un trattamento efficace e se i pazienti ricevono un trattamento precoce, oltre a cure di supporto, le loro possibilità di sopravvivenza migliorano significativamente.
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