Pfizer, efficacia vaccino dopo la prima e seconda dose: i dati che emergono dagli ultimi studi

Pfizer, efficacia vaccino dopo la prima e seconda dose: i dati che emergono dagli ultimi studi
di Mario Landi
3 Minuti di Lettura
Venerdì 18 Giugno 2021, 10:59 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 16:18

È il vaccino più iniettato in Italia. Si tratta di Pfizer. Su 33.604.534 di dosi consegnate ne sono state somministrate 30.921.949. E il numero cresce se si guarda agli Stati Uniti: oltreoceano sono 77.254.175 le persone che hanno già ricevuto due dosi del farmaco sviluppato dall'azienda tedesca BioNTech. Molti, però, sono ancora in attesa della seconda iniezione. Sull'efficacia del vaccino dopo la prima e la seconda dose sono stati pubblicati nel recente periodo diversi studi: in America, negli Regno Unito e in Israele. Può dunque essere utile, allora, vedere le differenze e in quali casi i dati, invece, combaciano.

Mix vaccini, effetti collaterali: confronto con richiamo Astrazeneca o Pfizer/Moderna

AstraZeneca efficace contro variante Delta, i dati britannici: «Con due dosi -92% ricoveri e nessun morto»

Pfizer, una dose protegge al 52,4%

Una dose di Pfizer è efficace per il 52,4% nel proteggere contro il COVID-19 con sintomi. Questo è il risultato dello studio (dicembre 2020) della FDA, l'ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici. Ma il 52,4% include gli 11 giorni prima dell'attivazione della protezione dopo la prima dose, che solitamente inizia dopo circa due settimane: quindi la percentuale reale potrebbe essere più alta. Il vero valore potrebbe essere compreso tra il 29,5% e l'84,5%, secondo i documenti della FDA. Uno studio scozzese pubblicato su Lancet, invece, ha indicato 28 giorni dopo dall'iniezione di una singola dose di vaccino Pfizer è efficace al 91% contro il ricovero in ospedale. Infine una ricerca israeliana del 7 giugno ha mostrato che il vaccino di Pfizer riduce il rischio di contrarre il Covid del 54% da 13 giorni a 24 giorni dopo la vaccinazione.

E quindi il vaccino americano ha un'efficacia del 51%.

Nell'articolo Safety and Efficacy of the BNT162b2 mRNA Covid-19 Vaccine pubblicato sul New England Journal of Medicine lo scorso dicembre, per il vaccino Pfizer-BioNTech, è stata riportata un'efficacia del 52 percento tra il momento della prima e della seconda dose. Ma l'efficacia del vaccino dopo la prima dose potrebbe effettivamente essere superiore a questa: un'analisi condotta da alcuni scienziati nel Regno Unito ha stimato che l'efficacia del vaccino era più vicina all'89-91% 15 giorni o più dopo la prima dose.

Efficacia dopo seconda dose

Lo studio pubblicato sul New England Journal of Medicine ha evidenziato che l'efficacia del vaccino Pfizer è salita al 95% (dal 90,3% al 97,6%) sette o più giorni dopo la seconda dose. Dati confermati dagli studi effettuati dalla Pfizer-BioNTech, secondo cui l'efficacia del vaccino dopo una settimana dalla seconda dose è del 95%. Ed è quindi in grado di prevenire il Covid. Diversi i numeri rispetto alle varianti. In base ai dati raccolti da Public Health Scotland, e pubblicati su Lancet, almeno due settimane dopo la seconda dose di vaccini Covid la protezione di Pfizer contro l'infezione è del 92% per la variante Alpha, mentre è al 79% contro la variante Delta. Per il vaccino Oxford/AstraZeneca la protezione è, invece, rispettivamente dal 73% al 60%.

Ascolta: Sì, viaggiare... Ma come? Green pass, regole e trucchi per vacanze Covid Free

© RIPRODUZIONE RISERVATA