Nonostante il caldo, anche stavolta la gara di solidarietà, così come per altri casi simili, ha portato molti giovani, tra i 18 ed i 35 anni, a sottoporsi al test del tampone salivare al fine di verificare la compatibilità con Diana o con altri bambini affetti da patologie rare. Tra i potenziali donatori anche ragazzi dello staff delle Universiadi giunti dal vicino quartier generale situato nella Mostra d'Oltremare. Come fu per la ricerca del donatore del piccolo Alex prima di Natale e poche settimane fa per Gabry, è la terza volta che i napoletani scendono in piazza per salvare un bambino.
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