Antidolorifici e farmaci contro il cancro con il veleno di ragni, scorpioni e api

Antidolorifici e farmaci contro il cancro con il veleno di ragni, scorpioni e api
di Carla Massi
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Mercoledì 4 Marzo 2015, 22:12 - Ultimo aggiornamento: 11 Marzo, 18:14
Antidolorifici, terapie contro il cancro, antibiotici e anche snack energetici. Le medicine prossime venture arriveranno dagli insetti. Dal loro veleno. Composti diversi ma, lo provano le ultime sperimentazioni e i risultati delle ricerche appena pubblicate, capaci di diventare strumenti di cura per varie patologie.
Potrebbe essere il veleno dei ragni a calmare i nostri dolori, dal mal di schiena intenso alle fitte post operatorie.A beneficiarne i pazienti resistenti alle cure che oggi sono disponibili.
Uno studio condotto da un gruppo di scienziati australiani, pubblicato sul “British Journal of Pharmacology” ha individuato nella sostanza tossica prodotta da questi insetti sette ingredienti in grado di impedire l'invio dei segnali dolorosi al cervello bloccando specifici canali biochimici detti “Nav 1.7”.

Il veleno può, dunque, interferire nel sistema di comunicazione tra nervi periferici e cervello che in altri studi si è rivelata essenziale per la sensibilità del dolore. Glenn King dell'Istituto di bioscienze molecoalri dell'università del Queensland, hanno studiato queste sostanze: su 206 specie di ragni passati sotto il microscopio , il 40% presentava nel veleno almeno una sostanza anti-Nav1.7. Un composto in particolare si è dimostrato molto potente e stabile al punto da poter diventare una medicina.

Il veleno di api, serpenti e scorpioni sono ormai una realtà sulla quale contare per chi sta a mettendo a punto nuove terapie contro il cancro. Capaci di bersagliare le cellule maligne risparmiando il resto dell'organismo. Lo stesso equilibrato meccanismo d'azione che ormai si prefiggono le formulazioni più avanzate.

Una nuova tecnologia basata sull'uso delle nanoparticelle come mezzo di trasporto del materiale che naturalmente producono gli insetti velenosi. Dipanjan Pan, ricercatore dell'università dell'Illinois di Urbana-Champaign: «Non è possibile iniettare direttamente il veleno in un paziente. Per questo abbiamo utilizzato in modo sicuro le tossine all'interno di sottili nanoparticelle per trattare le cellule di cancro al seno e di melanoma in laboratorio».

Gli scienziati sono interessati alla melittina che è nel veleno delle api: inserita nel cuore del tessuto tumorale, ha risparmiato le cellule sane e, al tempo stesso, ha fermato l'evoluzione della malattia, bloccando quelle danneggiate.

Larve, vermi ed altri insetti sono già la base energetica di una barretta. Messa a punto da un ricercatore altoatesino, Stefan Klettenhammer, è facilmente realizzabile anche nei paesi poveri del mondo. E' sufficiente un allevamento di insetti per sfornare barrette che contengono il 23% di proteine. Di cui la metà proviene da vermi della farina.

«Con una sorta di centrifuga dai vermi - spiega il ricercatore - viene estratto il 95% delle proteine. Gli insetti possono avere un sapore eccellente. Tutto dipende dalla preparazione»
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