Sesso, impennata di casi di sifilide tra i giovani
l'infezione fa aumentare di 7 volte
il rischio di diventare sieropositivi

Sesso, impennata di casi di sifilide tra i giovani l'infezione fa aumentare di 7 volte il rischio di diventare sieropositivi
1 Minuto di Lettura
Venerdì 4 Luglio 2014, 21:37 - Ultimo aggiornamento: 8 Luglio, 07:45
ROMA Torna, in modo inaspettato e con un'allarmante escalation, la sifilide. La malattia sessualmente trasmissibile che si credeva ormai non fosse più una minaccia.
In Italia, in vent'anni, dal 1991 al 2012, sono state circa 97mila le persone colpite da infezioni sessualmente trasmesse, 15mila i colpiti da sifilide. Di queste oltre 67mila persone hanno effettuato screening per hiv e circa 5mila sono risultati positivi.

Questo vuol dire che la sifilide moltiplica il rischio di diventare sieropositivi. E' questo il dato più importante emerso da uno studio durato 25 anni e condotto a Roma, all'Istituto San Gallicano. La sifilide in particolare si è dimostrata capace di aumentare il rischio di infezione da Hiv fino a oltre sette volte. Circa 2 volte con la gonorrea.

«Lo studio - spiega Aldo Di Carlo, direttore scientifico del San Gallicano - conferma questa tendenza. L'incremento di rischio si è riscontrato soprattutto tra i più giovani e tra coloro che nel periodo di osservazione avevano contratto infezioni come la sifilide o la gonorrea».

Alla luce di questi dati, appena presentati al convegno “Focus on Hiv”, da marzo di quest'anno, alla Dermatologia infettiva del San Gallicano, diretta da Antonio Cristaudo, è stato avviato (con il ministero della Salute), un programma di lotta alla sifilide tra i giovani.
© RIPRODUZIONE RISERVATA