In Italia, in vent'anni, dal 1991 al 2012, sono state circa 97mila le persone colpite da infezioni sessualmente trasmesse, 15mila i colpiti da sifilide. Di queste oltre 67mila persone hanno effettuato screening per hiv e circa 5mila sono risultati positivi.
Questo vuol dire che la sifilide moltiplica il rischio di diventare sieropositivi. E' questo il dato più importante emerso da uno studio durato 25 anni e condotto a Roma, all'Istituto San Gallicano. La sifilide in particolare si è dimostrata capace di aumentare il rischio di infezione da Hiv fino a oltre sette volte. Circa 2 volte con la gonorrea.
«Lo studio - spiega Aldo Di Carlo, direttore scientifico del San Gallicano - conferma questa tendenza. L'incremento di rischio si è riscontrato soprattutto tra i più giovani e tra coloro che nel periodo di osservazione avevano contratto infezioni come la sifilide o la gonorrea».
Alla luce di questi dati, appena presentati al convegno “Focus on Hiv”, da marzo di quest'anno, alla Dermatologia infettiva del San Gallicano, diretta da Antonio Cristaudo, è stato avviato (con il ministero della Salute), un programma di lotta alla sifilide tra i giovani.
© RIPRODUZIONE RISERVATA