Sesso, l'uomo che gioca a calcio lo fa meglio

Sesso, l'uomo che gioca a calcio lo fa meglio
di Antonio Caperna
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Sabato 19 Marzo 2016, 22:30 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 11:16
Giocare a pallone per 45 minuti due o tre volte a settimana riduce del 40% il rischio di disturbi sessuali come disfunzione erettile ed eiaculazione precoce.
Come dimostrano i dati raccolti dalla Società italiana di andrologia su 15mila ragazzi dai 18 ai 20 anni secondo cui la pratica del calcio si associa ad un minore rischio di disfunzioni.

Abbassa il rischio soprattutto rispetto a chi è sedentario e inoltre il calcio è più benefico anche a confronto con altri sport, soprattutto quelli potenzialmente più a rischio per la fertilità o la sessualità come il ciclismo, le arti marziali e la boxe. Secondo altri studi un effetto simile si ha anche negli adulti che giocano a calcetto e perfino negli anziani che si divertono con una partitella leggera.

Anche per questo il calcio è il protagonista della campagna “L'amore in gioco” (www.partitanazionalecantanti.it) promossa dalla Sia che attraverso sette partite in tutta Italia, diffonderà messaggi di prevenzione e raccoglierà fondi per enti benefici di ricerca. Si comincia il 9 aprile allo stadio Bozzi di Firenze alle 20 con un incontro fra la Nazionale italiana cantanti e la squadra dei Campioni composta da andrologi della Sia sostenuti da atleti come Giancarlo Antognoni, Alberto Di Chiara, Christian Riganò, Gianfranco Monti e tanti nomi del mondo dello spettacolo guidati da Mister Cesare Prandelli.

In generale, un ragazzo su tre soffre di disturbi dei genitali che nel 50% dei casi possono compromettere la fertilità, nel 10% possono influire sulla futura sessualità. per la disfunzione erettile resta a disposizione un ricco armamentario farmaceutico che, dopo la rivoluzione targata Viagra, oggi punta su una terapia tutta italiana, Avanafil (Spedra). «Il miglior funzionamento della circolazione - spiega Giorgio Franco presidente della Società italiana di andrologia - si ripercuote su una miglior funzionalità sessuale favorita anche dalla produzione di mediatori chimici come le endorfine e dall'incremento della sintesi di testosterone, un ulteriore elemento che concorre a modulare positivamente l'attività sessuale»
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