Marburg torna a far paura. I due casi in Ghana hanno scatenato le reazioni in tutta Europa. Il virus è una febbre emorragica rara, ma grave. È stato riconosciuto per la prima volta nel 1967, quando si sono verificati simultaneamente focolai nei laboratori di Marburg (Germania) e Francoforte, e a Belgrado, in Jugoslavia (ora Serbia). Trentuno persone si ammalarono, inizialmente lavoratori di laboratorio seguiti da diversi membri del personale medico e familiari che li avevano assistiti. Sette morti in tutto.
Marburg, due casi in Ghana: virus altamente contagioso. Oms: «Rischio epidemia»
Marburg, i primi sintomi
Febbre, brividi, mal di testa e mialgia (dolori muscolari). Sono questi i sintomi di Marburg che si manifestano nei primi 21 giorni. Intorno al quinto giorno può verificarsi un'eruzione maculopapulare, più prominente sul tronco (torace, schiena, stomaco).
❗️PRESS RELEASE❗️
Ghana Records Suspected Marburg Virus Disease. pic.twitter.com/50ipeLmN2T— Ghana Health Service Official (@_GHSofficial) July 7, 2022
I sintomi possono diventare poi sempre più gravi e possono includere ittero, infiammazione del pancreas. Ma anche grave perdita di peso, delirio, shock, insufficienza epatica, emorragia massiccia e disfunzione multiorgano.
Le difficoltà nella diagnosi
La diagnosi di Marburg può comportare delle difficoltà, perché i sintomi sono simili ad altre malattie infettive (come la malaria o la febbre tifoide) o febbri emorragiche virali che possono essere endemiche nell'area (come la febbre di Lassa o l'Ebola). Ma è un virus altamente mortale: con una percentuale compresa tra il 23 e il 90%.
Incubato da un pipistrello
L'ospite del virus Marburg è il pipistrello della frutta africano, Rousettus aegyptiacus. Una volta infettati, non mostrano segni evidenti di malattia. L'animale è frequente in tutta l'Africa. E ata l'ampia distribuzione più aree sono potenzialmente a rischio di focolai. Casi umani in Europa sono rari. Nel 2008, un turista olandese ha sviluppato il virus dopo essere tornato nei Paesi Bassi dall'Uganda: e successivamente è morto. Nello stesso anno un viaggiatore americano si è contagiato dopo essere tornato negli Stati Uniti dall'Uganda. Entrambi i viaggiatori avevano visitato una famosa grotta abitata da pipistrelli della frutta in un parco nazionale.
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