Vaiolo delle scimmie, casi in aumento del 62% in una settimana: ecco la mappa del contagio

L'ultimo report conferma che l'epicentro dell'epidemia rimane l'Europa. L'Oms avverte: «Numero sottostimato»

Vaiolo delle scimmie, casi in aumento del 62% in una settimana: ecco la mappa del contagio
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Martedì 28 Giugno 2022, 10:50 - Ultimo aggiornamento: 17:00

Vaiolo delle scimmie, continua l'aumento dei casi. Al 22 giugno l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha censito 3.413 infezioni in aree in cui non è endemica, con un aumento del 62% in una settimana (erano 2.103 casi nella rilevazione al 15 giugno). L'ultimo report conferma che l'epicentro dell'epidemia rimane l'Europa con l'86% dei casi (2.933): 524 nel Regno Unito, 313 in Spagna, 263 in Germania, 241 in Portogallo, 125 in Francia, 80 in Olanda, 68 in Italia. Fuori del Vecchio Continente il maggior numero di casi si registra in Canada (159) e Usa (72). L'Oms avverte che «è probabile che il numero sia sottostimato».

Vaiolo delle scimmie, le cause dell'aumento dei casi

Tra le cause, secondo l'Oms, la mancanza di riconoscimento clinico precoce di un'infezione precedentemente nota solo in una manciata di paesi e la carenza di meccanismi di sorveglianza per una malattia precedentemente «sconosciuta» alla maggior parte sistemi sanitari.

Inoltre, non è da escludere «un maggiore impatto sulla salute con una più ampia diffusione nei gruppi vulnerabili», si legge nel documento. Nei giorni scorsi l'Oms ha concluso che l'epidemia per il momento non costituisce un'Emergenza sanitaria pubblica di portata internazionale (PHEIC), tuttavia «ha riconosciuto la natura di emergenza dell'evento e che il controllo dell'ulteriore diffusione di questo focolaio richiede un'intensificazione degli sforzi nella risposta».

Oms: situazione sotto controllo

La situazione resta sotto stretto controllo ed è prevista una nuova valutazione nelle prossime settimane «quando saranno disponibili ulteriori informazioni sulle attuali incognite (ad esempio, periodo di incubazione, ruolo della trasmissione sessuale, ecc.), per determinare se si sono verificati cambiamenti significativi che potrebbero giustificare una riconsiderazione del loro consiglio», aggiunge l'Organizzazione Mondiale della Sanità.

L'Ema valuta estensione uso del vaccino

L'agenzia europea per i farmaci Ema ha avviato una revisione dei dati per estendere l'uso del vaccino antivaiolo Imvanex per includere anche una indicazione contro il vaiolo delle scimmie. Imvanex è attualmente autorizzata nell'Ue per la prevenzione del vaiolo negli adulti e contiene una forma modificata dal vivo del virus vaccinico chiamato Ankara, che è correlata al virus del vaiolo e, vista la somiglianza tra i due virus, è considerato anche un potenziale vaccino per il vaiolo delle scimmie. Le forniture di Imvanex sono attualmente molto limitate nell'Ue. Il vaccino è commercializzato come Jynneos negli Stati Uniti, dove è autorizzato per la prevenzione sia del vaiolo delle scimmie che del vaiolo, spiega Ema. Considerando la disponibilità limitata, la task force di emergenza dell'Ema ha raccomandato che Jynneos possa essere utilizzato per fornire protezione contro il vaiolo delle scimmie nell'Ue. La task force ha fornito tale consiglio per supportare le autorità nazionali che potrebbero decidere, come misura temporanea, di importare Jynneos dagli Stati Uniti in vista dei crescenti tassi di infezione in tutta l'Ue. La task force ha preso atto della conclusione dell'autorità del farmaco statunitense Fda statunitense secondo cui l'efficacia di Jynneos nella prevenzione del vaiolo delle scimmie può essere dedotta dalle risposte anticorpali contro il virus vaccinia negli studi clinici. Studi sugli animali, compresi i primati, hanno dimostrato che il vaccino protegge gli animali esposti al virus del vaiolo delle scimmie e rafforza l'immunità preesistente indotta dalle generazioni precedenti di vaccini contro il vaiolo. Gli effetti collaterali più comunemente riportati con Jynneos sono dolore, arrossamento, gonfiore, prurito e indurimento nel sito di iniezione, dolore muscolare, mal di testa e affaticamento. La task force dell'Ema continua a monitorare l'epidemia di vaiolo delle scimmie in Europa ed è in stretto contatto con enti pubblici, tra cui il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e l'Autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (Hera), e con gli sviluppatori per aiutare rendere disponibili medicinali per prevenire e curare il vaiolo delle scimmie.

 

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