Vaiolo delle scimmie, secondo morto in Spagna: è un 31enne. In Italia salgono a 479 i casi confermati

San Francisco e lo Stato di New York hanno dichiarato l'emergenza di salute pubblica

Vaiolo delle scimmie, secondo morto in Spagna: è un 31enne. In Italia salgono a 479 i casi confermati
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Sabato 30 Luglio 2022, 18:50 - Ultimo aggiornamento: 20:04

Vaiolo delle scimmie in Spagna. Dopo la prima vittima di ieri nella regione di Valenzia, oggi è stato confermato il secondo caso di decesso in Andalusia. A darne la notizia il ministero della Sanità iberico. Entrambi i pazienti erano stati ricoverati nei giorni precedenti al decesso. Le autorità sanitarie di Valencia hanno reso noto che il primo paziente deceduto - che secondo la stampa locale era un uomo di 40 anni che era in terapia intensiva nell'ospedale di Alicante - è morto a causa di un'encefalite provocata da un'infezione, precisando che si stanno conducendo gli esami autoptici per chiarire maggiormente la causa della morte.

Le autorità sanitarie dell'Andalusia, invece, hanno precisato che l'altro paziente - ricoverato nella terapie intensiva di Cordoba - aveva 31 anni ed aveva un'infezione tipo meningite.

Il ministero spagnolo della Salute ha reso noto ieri che vi sono 4.298 casi di persone infettate nel paese. Su 3.750 ammalati di cui si hanno informazioni disponibili, 20 sono stati ricoverati. Fra gli ammalati si contano 4.081 uomini e 64 donne, mentre di tre non è stato reso noto il sesso.

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I casi in Italia

In Italia sono 479 i casi confermati fino ad ora, 53 in più rispetto all'ultima rilevazione di 4 giorni fa, secondo il bollettino pubblicato dal ministero della Salute con dati aggiornati a ieri, 29 luglio. I casi collegati a viaggi all'estero sono 146 e l'età mediana dei pazienti è di 37 anni (per un range che va dai 20 ai 71 anni). Nella casistica tricolore risultano solo 3 donne (476 sono uomini). La regione con il più alto numero di casi confermati resta la Lombardia che ne segnala 216, seguita da Lazio (101), Emilia Romagna (55), Veneto (33), Piemonte (18) e Toscana (16). Sei regioni non hanno ancora segnalato nessun caso di Monkeypox (Basilicata, Calabria, Molise, Sardegna, Umbria e Valle d'Aosta. Le restanti, comprese le province autonome di Bolzano e di Trento, contano meno di 10 casi.

 
 

New York dichiara lo stato d'emergenza

Di fronte al progredire dell'epidemia di vaiolo, la governatrice di New York, Kathy Hochul, ha dichiarato lo stato di emergenza. «Oltre un caso su quattro di contagio negli Usa viene registrato nello stato di New York, e noi dobbiamo usare tutti gli strumenti a disposizione per rispondere», ha detto riferendosi all'accelerazione della distribuzione dei vaccini. Con circa 4600 casi in tutti gli Stati Uniti, nello stato di New York si contano quasi 1400 casi, la maggior parte dei quali nella città di New York, diventata l'epicentro dell'epidemia negli Usa.

Anche la città di San Francisco, dove si registrano 261 casi su 800 in tutta la California, ha dichiarato nei giorni scorsi lo stato di emergenza per accelerare la vaccinazione. «Abbiamo un bisogno disperato di vaccini a sostegno della popolazione di San Francisco», ha detto il sindaco London Breed. Le autorità federali, che ancora stanno valutando se dichiarare l'emergenza nazionale in modo da sbloccare più risorse, dopo le difficoltà iniziali ora stanno distribuendo decine di migliaia di dosi, 780mila a livello nazionale, di vaccino. Circa 110mila sono state destinate allo stato di New York.

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