Covid, boom vaccini negli Usa: spaventano variante Delta, aumento morti e pressione sugli ospedali

Covid, boom vaccini negli Usa: spaventano variante Delta, aumento morti e pressione sugli ospedali
di Raffaele Alliegro
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Mercoledì 29 Settembre 2021, 12:17 - Ultimo aggiornamento: 12:18

Il timore della variante Delta, i casi di morte per Covid e la pressione sugli ospedali hanno fatto crescere il numero delle vaccinazioni negli Stati Uniti, prima che la curva riprendesse a scendere negli ultimi giorni. È quanto emerge dai dati di un sondaggio della Kaiser family foundation.

Il “vaccine monitor” che l'associazione pubblica periodicamente, ricorda come nell'ultimo mese si sia registrato un aumento del numero di vaccinazioni con il 72% della popolazione che ha ottenuto almeno la prima dose. Tra le persone che si sono vaccinate recentemente, il 39% dice di essere stato spinto a immunizzarsi dal timore della variante Delta, segue chi è stato colpito dalle notizie degli ospedali di nuovo pieni e chi dal fatto che un loro familiare o conoscente è morto o si è ammalato gravemente di Covid.

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Covid, boom vaccini negli Usa

«Niente motiva le persone a farsi vaccinare più del vedere un membro della famiglia, un amico o un vicino morire o ammalarsi gravemente di Covid 19, oppure più del timore che il tuo ospedale possa non essere in grado di salvarti la vita se ne hai bisogno», ha detto il presidente e ceo di Kff, Drew Altman: «Quando una minaccia teorica diventa un pericolo chiaro e presente, è più probabile che le persone agiscano per proteggere se stesse e i propri cari».

Circa un terzo del campione, infine, ha affermato che una delle ragioni principali che lo ha spinto a vaccinarsi è stata quella di partecipare ad attività, come viaggi o eventi, in cui è richiesta l'immunizzazione.

Per quanto riguarda la terza dose, il 78% degli americani vaccinati (il 62% del campione complessivo) considera il «booster», come viene chiamato il richiamo negli Usa, indicativo del fatto che gli scienziati stiano cercando modi per rendere il vaccino ancora più efficace. Le autorità sanitarie americane hanno raccomandato la terza dose a over 65, persone che hanno problemi di salute, addetti sanitari, medici e chi è a contatto con il pubblico o ha fatto la seconda dose almeno sei mesi fa. L'81% dei vaccinati si è detto pronto a fare il richiamo se sarà loro consigliato. Per la maggioranza degli americani che non si sono vaccinati contro il Covid, invece, la necessità di una terza dose sarebbe la prova che i vaccini non stanno funzionando «bene come promesso». Il 71% dei non vaccinati (il 33% del campione complessivo) ha questa opinione, contro appena il 19% dei vaccinati che la condivide.

 

Il sondaggio, fa sapere Kff, «è stato condotto dal 13 al 22 settembre» su un campione rappresentativo a livello nazionale di 1.519 adulti. Le interviste sono state condotte «in inglese e spagnolo tramite telefono fisso (171) e cellulare (1.348). Il margine di errore è di circa 3 punti percentuali per l'intero campione». La maggioranza degli intervistati, ha sintetizzato la Cnn, è convinta che il Covid non sparirà del tutto: «La maggior parte pensa che il Covid-19 resterà negli Stati Uniti in modo simile all'influenza stagionale. Il 79% ha detto di ritenere che il Covid-19 continuerà a essere presente a un livello basso, diventerà qualcosa con cui gli Stati Uniti impareranno a convivere. Soltanto il 14% pensa che il virus sarà completamente eliminato».

L'idea che il virus possa scomparire è molto più diffusa tra gli adulti non vaccinati che tra quelli vaccinati: «Il 18% dei non vaccinati afferma che il Covid sarà eliminato negli Stati Uniti, contro il 13% degli adulti vaccinati». Negli Usa, ha ricordato la Cnn, da luglio il maggior incremento nel numero delle vaccinazioni c'è stato per la fascia d'età compresa tra i 18 e i 29 anni, con un aumento di 11 punti percentuali. Ma negli ultimi giorni la curva del numero di immunizzazioni ha ripreso a calare. La settimana scorsa, in media, si sono vaccinate 231.695 persone al giorno. Un calo del 47% rispetto alla media del mese precedente.

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