Vaccini, la campagna accelera: da Pfizer 2 milioni di dosi a settimana. E la Ue cita AstraZeneca

Vaccini, la campagna accelera: da Pfizer 2 milioni a settimana. E la Ue cita AstraZeneca
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Martedì 27 Aprile 2021, 00:05

Due milioni di dosi di Pfizer-BioNTech alla settimana. È questa la svolta della campagna vaccinale, che si materializzerà già da domani, quando sono attese, nelle Regioni, le consegne di un quantitativo aggiuntivo delle forniture della casa farmaceutica americana, alleata con l’azienda di biotecnologia tedesca. Si tratta di un aumento pesante, visto che fino ad oggi si viaggiava a circa 1,5-1,6 milioni di dosi a settimana, con una cadenza comunque sempre regolare. Questo ieri ha fatto dire al commissario per l’emergenza Covid, il generale Francesco Figliuolo: «Per il mese di maggio arriveranno 17 milioni di dosi di vaccino. Ne erano previste 15, ma come detto sono convinto che arriveremo a 17». Facendo dei conti molto banali, 17 milioni diviso 31 fa poco più di 548mila, dunque se la previsione di Figliuolo si rivelerà fondata, il prossimo mese si potrà davvero raggiungere l’obbiettivo di mezzo milione di iniezioni al giorno, annunciato tante volte, ma sempre sfuggito. Per Pfizer alle 2 milioni che si distribuiranno a partire da domani, si aggiungeranno forniture equivalenti il 3 maggio, 13 maggio e il 20 maggio. Secondo Figliuolo stanno arrivando anche le dosi di AstraZeneca necessarie ai richiami: giovedì 2 milioni, altre 2,5 dopo l’8 maggio.

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INCOGNITE
Tutto bene, dunque? No, ancora ci sono delle incognite. Moderna, azienda americana che fornisce un vaccino con tecnologia mRna come Pfizer, ha raggiunto una buona regolarità, e anche ieri sono state distribuite 230mila dosi. Le incognite sono rappresentate dagli altri due vaccini autorizzati e acquistati dall’Unione europea. Per Johnson&Johnson ci sono forti aspettative, perché è sufficiente una iniezione e tra aprile e giugno ha promesso 7,3 milioni di dosi. Ma ad oggi ne sono state inviate solo 185mila; la prossima consegna sarà più bassa, circa 160mila. La casa farmaceutica ha assicurato che nell’arco del trimestre rispetterà gli impegni, ma ulteriori invii programmati ancora non ci sono. Più complicata la vicenda di AstraZeneca o, per citare il nome commerciale del vaccino, Vaxzevria.

In linea teorica questo trimestre AstraZeneca deve consegnare 10,4 milioni di dosi, ma ieri l’Unione europea ha ufficializzato l’azione legale contro la multinazionale anglosvedese «per conto dei 27 stati membri» poiché «alcuni termini del contratto per la consegna delle dosi di vaccino non sono stati rispettati e la società non è stata in grado assicurare una strategia credibile per procedere alla consegna nei tempi previsti». Gli effetti della battaglia legale tra Ue e AstraZeneca potrebbero mettere a rischio la regolarità delle prossime spedizioni. Ieri gli Usa hanno confermato che non useranno le dosi di AstraZeneca e le 60 milioni nei depositi americani saranno inviate a paesi stranieri, ma probabilmente si parla di America Latina e India.

REPLICA
La casa farmaceutica anglosvedese ha già risposto all’azione legale della Ue: «I vaccini sono difficili da produrre, come dimostrano le sfide di approvvigionamento che diverse aziende stanno affrontando in Europa e nel mondo. Stiamo facendo progressi nell’affrontare le sfide tecniche e la nostra produzione sta migliorando, ma il ciclo di produzione di un vaccino è molto lungo, il che significa che questi miglioramenti richiedono tempo per portare a un aumento delle dosi finali del vaccino». Ancora: AstraZeneca «si rammarica della decisione della Commissione Ue di intraprendere un’azione legale sulla fornitura di vaccini» e annuncia che si difenderà «fermamente in tribunale». «Dopo un anno senza precedenti, la nostra azienda - afferma la nota - sta per fornire quasi 50 milioni di dosi ai paesi Ue entro fine aprile, in linea con le nostre previsioni».
In totale, per questo trimestre (aprile, maggio e giugno), la previsione aggiornata del governo prevede 62 milioni di dosi dei quattro vaccini, così suddivise: 10,1 AstraZeneca, 32,7 Pfizer, 7,3 Johnson&Johnson, 4,6 Moderna e 7,3 Curevac. Ma anche quest’ultimo dato (Curevac) non è confermato, visto che per il vaccino sviluppato dalla casa farmaceutica tedesca l’autorizzazione di Ema (agenzia europea del farmaco) è attesa per fine maggio. Nel trimestre successivo (luglio, agosto e settembre) le dosi previste, secondo Figliuolo, sono 94 milioni.
 

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