Vaccini Pfizer ai dodicenni, ecco le regole: le risposte degli esperti ai genitori

Ecco le risposte degli esperti ai genitori

Vaccino Pfizer ai bambini, effetti collaterali e perché è importante farli: ecco le risposte ai genitori
di Graziella Melina
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Venerdì 11 Giugno 2021, 21:37 - Ultimo aggiornamento: 13 Giugno, 09:20

 Al primo open day per i 12-16enni oggi e domani nel Lazio, i dubbi dei genitori sulla sicurezza della profilassi con il vaccino Pfizer sono ancora tanti. Ma gli esperti tranquillizzano: gli effetti collaterali più comuni sono lievi. Mentre invece la protezione, pari al 95 per cento circa, permetterà ai bambini un ritorno a scuola in sicurezza.

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Quali le reazioni?

L’effetto collaterale più frequente, come spiega Annamaria Staiano, presidente della Società italiana di pediatria, è «il dolore al braccio al livello del deltoide.

Ma sono riportati anche casi di febbricola». Talvolta, aggiunge Alberto Villani, direttore di Pediatria generale e Malattie infettive dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma può manifestarsi anche un senso di spossatezza, o un po’ di mal di testa. In linea di massima ci possono essere sintomi simili a quelli di un inizio di uno stato influenzale. Durano dalle 12 alle 36 ore. Se il dolore è particolarmente importante, si può prendere un antidolorifico; se la febbre supera i 38,5 gradi si può assumere un antipiretico». 

 


Quali livelli di effiacia e di durata garantisce? 

«L’efficacia - sottolinea Filippo Drago, componente della task force sul Covid della Società italiana di Farmacologia - si attesta intorno al 95 per cento. Ricordiamo che questo vaccino per ora è il più potente, anche per i bambini. La durata dell’immunizzazione, invece, non è ancora del tutto chiara. Non ci sono infatti studi a lungo termine. Si presume, però, che il vaccino possa proteggere per almeno un anno». La copertura è completa due settimane dopo la seconda dose. Però si osservano livelli di protezione sufficienti per contrastare un’eventuale infezione anche dopo la prima somministrazione. 

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A quali bambini è sconsigliato?

«Lo possono fare tutti e serenamente - assicura Villani - In ogni caso, prima della inoculazione, come avviene anche per gli adulti, i ragazzi saranno sottoposti ad alcune domande sullo stato di salute. Se ci sono situazioni particolarissime verranno verificate dal medico vaccinatore».


Perché la Germania lo raccomanda solo ai bambini fragili? 

Secondo il comitato per la vaccinazione del Robert Koch Institute, l’uso di Pfizer è generalmente raccomandato solo a ragazzi con malattie pregresse, a rischio di sviluppare una forma grave dell’infezione. Gli esperti tedeschi ritengono che gli studi clinici condotti finora e indicati dall’Ema (l’agenzie europea per i farmaci) siano limitati, in quanto si riferiscono a un campione di poco più di mille bambini, monitorati per pochi mesi. 

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C’è il rischio di sviluppare miocarditi?

«Ci sono state segnalazioni di miocarditi in Israele e in America - ricorda Staiano - però il Centro di controllo di prevenzione delle malattie sia americano che europeo stanno conducendo un’analisi dettagliata per stabilire se c’è un nesso di causalità. Ad oggi, non è stato dimostrato». In realtà, aggiunge Villani, «il numero dei casi segnalati è sovrapponibile o addirittura inferiore a quello della popolazione in generale. Ragionevolmente, al momento non è dimostrato alcun nesso diretto».

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Perché bisogna vaccinare anche i bambini?

«È vero che i ragazzini hanno meno rischi di ammalarsi di covid in modo grave - precisa Roberto Giacomelli, direttore di Immunologia clinica e reumatologia del Policlinico universitario Campus Bio-medico di Roma - però non dimentichiamo che possono sviluppare una sindrome infiammatoria un po’ particolare, la cosiddetta Kawasaki-like, che può insorgere diverse settimane a distanza dal contagio dal Sars cov 2 e può avere complicanze anche molto gravi». Se è vero, dunque, che i bambini nel 90% dei casi sono asintomatici, dobbiamo però proteggerli con la vaccinazione dal rischio di quest’altra sindrome. I genitori devono stare tranquilli, perché la vaccinazione è sicura. Ed è necessaria per riaprire le scuole l’anno prossimo in totale sicurezza ed evitare quindi che si sviluppino nuovi focolai. 
 

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