Il vaccino anti-Covid 19
e il viaggio verso la libertà

Maurizio Ridolfi
di Maurizio Ridolfi
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Domenica 28 Febbraio 2021, 17:05 - Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 08:08

Dal giorno 8 febbraio è ufficialmente partita la campagna di vaccinazione nella
regione Lazio e, sia pure con qualche difficoltà, la macchina vaccinale si sta mettendo
in moto in tutta Italia.


La vaccinazione del personale sanitario è pressoché completata ed anche le classi di
età di cittadini non superiori agli ottanta anni cominciano ad avere le proprie
programmazioni. Abbiamo ancora delle carenze, di dosi e talvolta organizzative, che
dovranno necessariamente essere migliorate ma la parola “vaccino” segna senz’altro
l’alba di un nuovo giorno per tutti noi.


Non è superfluo ricordare come, fino a pochi mesi fa, fosse persino difficile pensare
ad un’arma epocale che ci liberasse dal virus per vincere questa dolorosa battaglia
che sta segnando le nostre vite come mai accaduto dal dopoguerra in poi.
Certamente, dalle nostre parti, sono ancora molte le problematiche:
dall’approvvigionamento, alla stabilità politica, alla scelta squisitamente tecnica dei
vaccini più adatti basata sulla loro efficacia e possibilità di somministrazione.


Ma, a parte tutto ciò, il vaccino ci renderà veramente liberi? Ci affrancherà dal senso
civico di dover proteggere noi stessi per proteggere anche gli altri? Direi senz’altro di
no, quanto meno allo stato attuale delle cose. La linea invisibile che divide la libertà
propria da quella altrui resterà sempre ben marcata e non manco, quotidianamente,
di sottolinearlo ai miei pazienti in fremente attesa di essere vaccinati, come se
l’agognata iniezione potesse immediatamente ricondurci alla perduta normalità pre
pandemia.


Vacciniamoci, tutti, con entusiasmo e speranza, iniziamo a riconquistare le nostre
vite ma non dimentichiamo che la strada è ancora lunga e irta di ostacoli e, al di là
del vaccino, molto dell’esito di questa “guerra” continuerà a dipendere dal buon
senso, intellettuale e civico, con cui sapremo affrontarla ogni giorno.