Il vaccino va ripetuto dopo 7 mesi e andrà fatto per molti anni: come sarà il post-pandemia

Il vaccino va ripetuto dopo 7 mesi e andrà fatto per molti anni: come sarà il post-pandemia
di Lorena Loiacono
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Venerdì 30 Aprile 2021, 10:18 - Ultimo aggiornamento: 21:24

Entro la fine dell'anno il vaccino dovrà essere ripetuto. Dopo 7-8 mesi, infatti, il vaccino anti-Covid dovrà essere somministrato di nuovo perché con le due dosi viene garantita una copertura a tempo: non sarà per sempre. E così chi riceve la seconda dose entro maggio, per dicembre dovrà ripetere il vaccino. I virologi avevano già avanzato questa ipotesi e ora la conferma arriva anche dall'azienda del vaccino Moderna che, in uno studio dell'Università del Nuovo Galles pubblicato sul sito medrXiv, spiega la procedura come un iter simile a quello dell'influenza stagionale per cui il vaccino dovrà essere ripetuto ogni anno, con gli aggiornamenti legati alle possibili varianti.

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PROTEZIONE A SCADENZA

Il lasso di tempo, indicato tra i 7 e gli 8 mesi, rispecchia di fatto la copertura vaccinale osservata fino ad oggi dalla ricerca.

Quindi, presumibilmente, la forza degli anti-corpi regge gli attacchi del virus almeno per questa durata di tempo “Si sta valutando la durata degli anticorpi – spiega Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università di Milano e direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi di Milano, illustrando la modalità di studio che si sta percorrendo per i vaccini - ad oggi abbiamo solo informazioni che riguardano la protezione fino a sei o sette mesi. Si presume che ci sia una protezione da stabilire per i diversi vaccini e che oscilla tra 9-12 mesi. A quel punto potrebbe esserci la necessità di rinforzare la risposta immunitaria”. Vale per Moderna, dunque, ma lo stesso discorso può essere esteso anche agli altri vaccini attualmente in uso. Ma non solo, identico ragionamento vale per chi sta contando, ora, sull'immunità acquisita dalla malattia.

 

IL VACCINO ANCHE PER I GUARITI

Quanto durano gli anticorpi sviluppati con il Covid? “Stiamo osservando anche i soggetti guariti – continua Pregliasco - a sei mesi dalla guarigione e, in piccola percentuale, hanno una risposta anticorpale non permanete. Quindi sarà presumibilmente necessario procedere con un vaccino a distanza di tempo anche sui pazienti che hanno avuto la malattia”.

VACCINO DA RIPETERE? COLPA DELLE VARIANTI

Moderna dovrà essere ripetuto, così spiega l'Azienda, per fare fronte alle varianti in circolo. A fra più paura, oggi, sono le varianti sudafricana e brasiliana soprattutto nelle popolazioni ad alto rischio. Per questo l'azienda sta studiando una vaccino aggiuntivo che possa essere considerato “multivalente” cioè in grado di combinare insieme il vaccino in uso con il richiamo per la sudafricana.

MA IL COVID SARA' MENO VIOLENTO

Troppe varianti, il virus muta e il corpo umano deve di volta in volta avere strumenti per proteggersi. Ma il virus non sarà sempre così pericoloso: anche se il vaccino esaurisce la sua capacità protettiva, lascia comunque un'impronta fondamentale per evitare la malattia in forma grave: “abituiamoci a pensare che avremo a che fare con il Covid come una presenza fissa negli anni e quindi serviranno campagne vaccinali mirate. Bisognerà certo stabilire con che ampiezza svilupparle in base anche alle composizioni delle nuove varianti. Possiamo sicuramente contare, in futuro, su una malattia comunque più blanda”

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