Vaccino, effetti collaterali sul ciclo mestruale: i sintomi e i casi segnalati sulle donne

Vaccino, effetti collaterali sul ciclo mestruale: i sintomi e i casi segnalati sulle donne
di Simone Pierini
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Lunedì 21 Giugno 2021, 12:22 - Ultimo aggiornamento: 22 Giugno, 09:57

In Gran Bretagna sono circa 4.000 le donne che hanno segnalato problemi al ciclo mestruale dopo aver ricevuto il vaccino contro il Covid. Una reazione avversa che però non risulta inclusa nell'elenco dei potenziali effetti collaterali. Tra le persone che hanno subito qualche scompenso ci sono donne di età compresa tra 30 e 49 anni. I dati ufficiali presentati all'Agenzia di regolamentazione dei medicinali e dei prodotti sanitari (MHRA) alla data del 17 maggio, ottenuti dal Sunday Times, mostrano che sono 2.734 le segnalazioni di problemi mestruali legati al vaccino AstraZeneca. Altri 1.158 risultano invece collegati al vaccino Pfizer e 66 a Moderna.

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Vaccino, effetti collaterali sul ciclo mestruale: i sintomi

I problemi riscontrati dalle donne sono principalmente emorragie «più consistenti del solito». Il potenziale effetto collaterale non è stato segnalato durante gli studi clinici avvenuti su migliaia di persone.

Ma una volta che un farmaco, in questo caso un vaccino, viene somministrato a milioni di persone in tutto il mondo, è possibile che possano manifestarsi più effetti collaterali. Gli esperti - ha affermato l'MHRA - hanno assicurato le donne che non c'è un «rischio maggiore» di problemi mestruali dopo il vaccino, e quindi non c'è motivo di aggiungerlo all'elenco dei possibili effetti collaterali. 

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Il parere dell'esperta

Victoria Male, immunologa riproduttiva presso l'Imperial College di Londra, ha dichiarato: «È sicuramente vero che non tutte le donne segnaleranno eventuali cambiamenti nel ciclo mestruale semplicemente perché non tutti lo sanno esiste e che possono presentare un rapporto». «Molte persone mi hanno contattato per informarmi dei cambiamenti nel loro ciclo dopo la vaccinazione - ha aggiunto - ma non è stato stabilito alcun collegamento chiaro».

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La reazione dell'MHRA

Dopo aver esaminato i rapporti, Sarah Branch, direttore della vigilanza e della gestione del rischio dei farmaci dell'MHRA, ha affermato che le prove «non suggeriscono un aumento del rischio, a seguito della vaccinazione, con i tre vaccini anti Covid-19 del Regno Unito». Ha inoltre aggiunto che «il numero di segnalazioni è basso in relazione al numero di donne che hanno avuto il vaccino fino ad oggi e al tasso di segnalazioni dei disturbi mestruali in generale. Continuiamo a monitorare da vicino questi rapporti per potenziali segnali», ha concluso.

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«Continuate a vaccinarvi»

I medici del Royal College of Obstetricians and Gynecologists hanno invitato le donne che notano «sanguinamenti insoliti» a contattare il proprio medico. Ma hanno aggiunto che tali effetti collaterali «non devono dissuadere le donne dal farsi vaccinare quando vengono chiamate». Una persona su 10 sperimenterà effetti collaterali dopo l'iniezione, più frequentemente spossatezza e dolore al sito di iniezione, mal di testa, affaticamento, dolori articolari e muscolari, febbre, brividi e nausea.

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La pandemia Covid influenza anche gli ormoni delle giovanissime. A seguito del lockdown sono raddoppiati i casi di ragazzine a cui il primo ciclo mestruale si presenta molto in anticipo, fin dalla terza elementare. Ben due studi, condotti in Italia, confermano la tendenza alla pubertà precoce rispetto agli anni precedenti, dovuta a diversi fattori, come l'aumento di peso, l'inattività fisica, lo stress e l'eccessivo utilizzo dei dispositivi digitali. Il primo studio è stato condotto dall'Ospedale Bambino Gesù di Roma e ha riportato un aumento dei casi che chiedevano una consulenza per la pubertà precoce in 246 pazienti nel 2020 rispetto ai 108 del 2019 con un incremento del 108%. Nel secondo studio, condotto alla Fondazione Meyer di Firenze, sono stati inclusi 49 casi di pubertà precoce registrati nel 2020; dati sono stati paragonati ai casi osservati nei precedenti 5 anni e si è osservato un incremento significativo delle nuove diagnosi di pubertà precoce. Si ipotizza che lo stimolo alla produzione di ormoni sia dovuto all'aumento di indice di massa corporea dovuta a inattività e dieta sbagliata, ma anche i fattori psicologici possono aver avuto un ruolo. «L'ansia di poter contrarre la malattia, il distanziamento, le modificazioni delle routine, la percezione dei problemi finanziari in famiglia possono aver creato un'instabilità emotiva. Da ultimo - spiega Manuela Farris, ginecologa e membro della Società Italiana della Ginecologia dell'infanzia e dell'adolescenza - è plausibile che un aumentato uso di dispositivi porti ad una riduzione dei livelli della melatonina, che funziona da innesco alle modifiche endocrine che portano al precoce inizio dello sviluppo». Gli esperti consigliano quindi ai genitori di iniziare a parlarne in anticipo, anche con l'aiuto di libri, come il «Manuale delle Ragazze Meravigliose» di Ana Ivušić, che contiene 5 storie di giovani alle prese con i cambiamenti psico-fisici nell'età dello sviluppo.

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