Vaccino ai bambini, Rongai (Pediatri Roma): «Non ci sono rischi ed è meglio unirlo all’antinfluenzale»

Intervista a Teresa Rongai, presidente della Federazione italiana medici pediatri di Roma

Vaccino ai bambini, «Non ci sono rischi ed è meglio unirlo all antinfluenzale»
di Mauro Evangelisti
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Venerdì 3 Dicembre 2021, 06:22 - Ultimo aggiornamento: 12:16

Dottoressa Teresa Rongai, presidente della Federazione italiana medici pediatri di Roma: sta per partire la campagna di vaccinazione anti Covid per i bambini tra 5 e 11 anni, mentre è già iniziata quella per l’anti influenzale. In età pediatrica si possono fare entrambe senza problemi?
«Sicuramente è consigliabile vaccinare sia contro l’influenza sia contro il Covid i bambini, anche se ancora non ci sono indicazioni se questo possa avvenire nello stesso giorno. Tenga conto delle fasce di età: l’autorizzazione per il vaccino contro il Covid è tra i 5 e gli 11 anni. La raccomandazione per l’anti influenzale è dai 6 mesi ai 6 anni (nel Lazio siamo a metà campagna, circa 30mila sono già stati vaccinati). Di fatto, ai bambini di 5 e 6 anni sono suggeriti entrambi i vaccini. Lo stesso discorso vale per quelli con altre patologie anche se hanno più di 6 anni. Non c’è un problema di incompatibilità tra i due vaccini. Anzi, dal punto di vista della risposta immunitaria sarebbe meglio farli contemporaneamente».

 


Vi aspettate un incremento della diffusione dell’influenza?
«Sicuramente, anche perché l’anno scorso praticamente non c’è stata per le misure di precauzione e le chiusure. Inoltre, stiamo vedendo una sintomatologia respiratoria simile per tutti virus che stanno circolando, escluso Sars-CoV-2. L’anti influenzale aiuta: è un ostacolo anche rispetto ad altri virus».


Cosa direbbe ai genitori timorosi di fare vaccinare con l’anti Covid il proprio figlio?
«Ai genitori dico che ci basiamo sulle indicazioni delle autorità garanti nazionali e internazionali. Guardiamo al rapporto rischio beneficio. Con il Covid parliamo di una malattia molto contagiosa, ci sono stati 36 morti in età pediatrica. E per quanto non frequenti ci sono ricoveri in terapia intensiva. Il beneficio che il bambino ha per se stesso è a vantaggio della vaccinazione. In America e Israele ci sono già migliaia di bambini vaccinati e gli effetti collaterali non ci sono stati».

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