Al via le prime dosi di vaccino anti-Covid per i bambini dai 5 agli 11 anni. Le somministrazioni, come comunicato dalla struttura commissariale per l'emergenza, partiranno il 16 dicembre e così, nei prossimi giorni, sarà possibile prenotare l'appuntamento.
Vaccino ai bambini, si parte il 16 dicembre. L'Iss: «Covid rischioso anche per i piccoli»
Cosa serve per prenotare
Come già in corso per le prenotazioni dei vaccini per i ragazzi dai 12 ai 17 anni, si potrà accedere alla scelta delle date disponibili con la tessera sanitaria del bambino.
Come e quando ci si può prenotare
Alcune Regioni hanno già comunicato le date per aderire alla campagna vaccinale: in Toscana è già possibile consultare il sito per le prime date disponibili. Anche in Piemonte già da ieri è disponibile per i piccoli la piattaforma ilpiemontetivaccina.it per le pre-adesioni: dopo qualche giorno arriverà ai genitori un messaggio con data e luogo dell'appuntamento. Nel Lazio, in Emilia Romagna e in Liguria si potrà prenotare dal 13 dicembre, lunedì prossimo, attraverso i diversi canali. Il Lazio usa il portale salutelazio.it. In Liguria si può aderire prenotando tramite prenotovaccino.regione.liguria.it, presso gli sportelli Cup delle Asl, presso le farmacie che prestano il servizio di prenotazione e tramite il numero verde 800 938 818.
In Emilia Romagna si può prenotare tramite il fascicolo sanitario elettronico, gli sportelli Cup delle Asl e il sito regionale.
La precedenza andrà ai bambini a rischio
Secondo quanto indicato nella circolare, per la vaccinazione sarà considerata «la priorità per i bambini con elevata vulnerabilità al Covid-19 motivata da condizioni patologiche concomitanti-preesistenti». Per loro, infatti, sarà opportuno procedere con la vaccinazione negli «ospedali pediatrici o nei reparti ospedalieri di pediatria regionali». Quali sono i bambini ad elevata vulnerabilità? «Per la priorità si procede come per la campagna vaccinale contro l'influenza o come già fatto, nei primi mesi del 2021, per il vaccino contro il covid – spiega Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università di Milano e direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi di Milano – potranno mettersi in sicurezza quindi, per primi, i bambini che presentano problematiche respiratorie o cardiache che rischiano di più qualora dovessere essere contagiati. Lo stesso vale per i bambini pazienti oncologici o trapiantati».