Vaccini anti Covid prodotti in Italia. Perché no. «Ci serve organizzare la produzione di vaccini in Italia? Anche se chiaramente non è più la strada per affrontare questa prima campagna di vaccinazione, la risposta è comunque sì». Ne è convinta l'immunologa dell'università di Padova Antonella Viola, fra le prime a sostenere la necessità di contribuire come Paese alla fabbricazione di vaccini anti-Covid.
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«Se ci si fosse organizzati 4 mesi fa, oggi saremmo probabilmente in grado di produrre parte delle dosi che ci servono - sottolinea in un post su Facebook - ma non bisogna pensare che sia troppo tardi.
Una domanda al giorno! Ci serve organizzare la produzione di vaccini in Italia? Anche se chiaramente non è più la...
Pubblicato da Antonella Viola su Lunedì 22 febbraio 2021
«Forse era il caso di farsi venire questa geniale idea a novembre, quando abbiamo saputo di avere due vaccini dall'efficacia mostruosa, e non a fine febbraio». Invece «4 mesi regalati al virus, centinaia di morti al giorno. Chi ha colpa per questo ritardo intollerabile?». Lo scrive invece su Twitter il virologo Roberto Burioni, docente all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
Forse era il caso di farsi venire questa geniale idea a novembre quando abbiamo saputo di avere due vaccini dall’efficacia mostruosa e non a fine febbraio. 4 mesi regalati al virus, centinaia di morti al giorno. Chi ha colpa per questo ritardo intollerabile? https://t.co/RmTNusjoMj
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) February 22, 2021