Preoccupa il tracciamento di Omicron. Con l'aumentare delle vendite dei tamponi "fai da te" in molti evitano di dichiarare la positività alla Asl di appartenenza: e questo potrebbe voler dire che i casi sono più di quelli ufficialmente registrati. Un comportamento «amorale» lo definisce il Dott. Alberto Chiriatti, vice Segretario Provinciale FIMMG Roma. E con l'addio al green pass e alle mascherine (almeno in molti luoghi al chiuso) il rischio è che il virus circoli in modo consistente. «Registro tra i 3 e i 4 nuovi casi al giorno», sottolinea Chiriatti, che ha circa 1500 pazienti. Ma se la nuova variante «ha meno effetti gravi sui più giovani», come spiega il vice Segretario Provinciale FIMMG Roma, il pericolo maggiore lo corrono «tutte quelle persone in età avanzata o con patologie pregresse».
Tampone fai da te negativo, si può uscire dalla quarantena?
Se c'è chi evita di dichiarare la positività dopo essere risultato positivo al tampone fai da te, c'è chi invece lo usa per cercare di uscire dall'isolamento. «È una tendenza recente - sottolinea il vice Segretario Provinciale FIMMG Roma - e positiva.
Qual è la differenza tra isolamento e quarantena?
Molto spesso non si distingue tra quarantena e isolamento. Un errore. Perché mentre la prima scatta per un contatto stretto con una persona positiva, la seconda vale invece per la positività. «Si tratta - specifica Chiratti - di un provvedimento medico legale che un tempo poteva fare solo l'ufficio d'igiene, le ASL. Ma nel Lazio, visto che le aziende sanitarie erano intasate, si è deciso per un accordo con cui anche il medico di medicina generale (fino al 30 giugno) può emettere un provvedimento di isolamento».
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Omicron o influenza?
L'influenza continua a esserci. «C'è stato un caso di un paziente che conviveva con una persona positiva. Si è fatto tre tamponi a casa e sono risultati tutti negativi - spiega il vicesegretario della FIMMG Roma -. Le forme influenzali continuano a esserci. Anche se l'influenza non è esplosa, ma questo anche grazie all'utilizzo delle mascherine».
Rischio nuove varianti?
Con Omicron 4 c'è il rischio di un boom dei contagi? «È un problema, perché può portare ad aumentare i casi. La nostra paura è ad ottobre, quando si riprenderà l'attività soprattutto negli uffici». La gente, però, rimane responsabile. «Nel nostro studio continuiamo a chiedere di usarla, ma ho visto che anche nei supermercati più della metà delle persone che la continuano a usare».
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