Odiate il Natale? Ecco come superare la sindrome del Grinch, tra malinconia e disagio

I sintomi più comuni della sindrome del Grinch sono un turbamento emotivo che assale prima di Natale e a tutto quello che lo riguarda, luci e canzoni comprese

I sintomi più comuni della sindrome del Grinch sono un turbamento emotivo che assale prima di Natale e a tutto quello che lo riguarda, luci e canzoni comprese
di Valentina Arcovio
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Mercoledì 14 Dicembre 2022, 07:47 - Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 10:15

Non per tutti il Natale è panettone, baci, abbracci, regali e felicità. C'è una grossa fetta della popolazione, quasi più della metà, che le feste natalizie non riesce a sopportarle.
Sono coloro che considerano le luci colorate e le canzoni di Natale una fonte di tristezza e profonda malinconia e che rabbrividiscono dinanzi alla prospettiva di dover partecipare a forzate riunioni di famiglia. Sono coloro che scapperebbero in capo al mondo dall'Immacolata all'Epifania, pur di non vivere questo periodo dell'anno. Difficile a credersi ma questa sorta di sindrome del Grinch, dal nome della buffa creatura verde che vuole rubare e rovinare il Natale, colpisce moltissimi italiani.
Dal nome di chi è misantropo, scontroso, solitario e irascibile, con un cuore che è di due taglie troppo piccolo. In particolare odia il periodo natalizio, prendendo nota in particolare di quanto siano odiosi per lui i vari rumori di questa stagione, incluso il canto dei cori. Non riuscendo più a sopportare questa festa, decide di distruggerla una volta per tutte.

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Allergia al Natale? Lo studio


Secondo una recente indagine di MioDottore solo il 42% della popolazione ama il Natale, il restante 58% non lo sopporta. «La sindrome del Grinch si verifica quando le persone provano disagio durante le feste di Natale o in presenza di elementi ad esse correlati, come le luci o i canti natalizi», spiegano gli esperti di Guidapsicologi.it. «A volte le persone non sono consapevoli del disagio provocato a livello profondo e inconscio dalle loro emozioni - continuano gli specialisti - inoltre si trovano a soffrire doppiamente quando vedono il contrasto tra ciò che provano rispetto alla gioia prevalente nell'ambiente esterno, che è solito produrre un senso di frustrazione. Questa frustrazione può diffondersi e riversarsi su altre persone, soprattutto verso tutti coloro che sembrano godersi le feste e l'allegria che le caratterizza».
In questo periodo, secondo l'indagine di MioDottore, quasi 2 italiani su 5 (39%) attribuiscono il malessere a una situazione familiare delicata che non permette loro di godere appieno delle feste e una percentuale simile (36%) soffre quei parenti serpenti con i quali è obbligato a condividere la stessa tavola. In parallelo, anche l'avvicinarsi della fine dell'anno lavorativo genera ansia, tanto che il 39% degli intervistati lamenta una maggiore preoccupazione causata dai numerosi impegni sul luogo di lavoro, come bilanci, scadenze e pianificazioni per il nuovo anno. Considerata la vastità delle motivazione alla base dell'avversione al Natale, la sindrome del Grinch può dunque colpire a tutte le età. Per fatti assolutamente personali (da un lutto a questioni di salute) ma anche per malessere d'umore. Per sofferenza nel relazionarsi con familiari o amici.
«A soffrirne in particolare sono gli anziani, coloro che hanno più probabilità di risentire anche della cosiddetta sindrome delle sedie vuote - sottolinea Antonella Elena Rossi, psicologa del Ministero dell'Istruzione e del Merito - La sedia vuota rimanda a chi non c'è più, alle persone care perse. Va ricordato che sta male anche chi non vive situazioni così drammatiche». Non sono immuni dalla sindrome del Grinch neanche i giovani.
«È vero che la maggior parte dei ragazzi è contenta di prendersi una pausa a scuola, ma le feste natalizie - spiega Rossi - sono il momento della famiglia, degli affetti e dei regali. E chi vive in situazioni di conflitto sta male. Il Natale può acuire le ferite dell'anima, in netto contrasto con il clima generale di gioia e felicità».
I sintomi più comuni della sindrome del Grinch sono un turbamento emotivo che assale prima di Natale e a tutto quello che lo riguarda, luci e canzoni comprese. «Molto spesso si tratta di emozioni come tristezza e rabbia - sottolineano gli esperti - Inoltre, c'è una tendenza all'isolamento, perché anche la folla, lo shopping, le luci e i canti natalizi sono estremamente fastidiosi per queste persone.

Questa sindrome è sofferta prevalentemente in età adulta, a seguito di eventi negativi che hanno portato a respingere questa tipologia di festività e di buon umore collettivo dettato dal calendario».

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L'analisi


La buona notizia è che la sindrome del Grinch tende a sparire, o meglio a nascondersi bene in profondità non appena smontiamo l'albero e riponiamo le luci in cantina. Forse proprio questo momento che si vive in modo così cupo può diventare occasione per un'analisi del proprio sentire e, soprattutto, consigliano gli psicologi, che cosa scatena certe reazioni e certi dolori.
«La malinconia si può trascinare per qualche giorno dopo le feste, ma non appena si ritorna a essere occupati la sofferenza e la solitudine non si vede più», conclude l'esperta.

 

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