La sigaretta elettronica è davvero meno pericolosa della tradizionale? I consigli dello pneumologo: «Così si può smettere di fumare»

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Martedì 31 Maggio 2022, 13:20 - Ultimo aggiornamento: 1 Giugno, 14:56

di Veronica Cursi

Cresce il numero di fumatori in Italia: dal 2019 ad oggi ci sono 800 mila persone che fumano in più, facendo registrare il primo incremento significativo dal 2006, anche tra le donne. Quasi un italiano su 4 (il 24,2%) è fumatore, e il 75% inizia a fumare tra i 15 ed i 20 anni (il 9% prima dei 15 anni).  Lo rivela il report dell'Istituto superiore di sanità (Iss) in occasione della Giornata mondiale senza tabacco promossa dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), che si celebra oggi.

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Le sigarette elettroniche

Triplica la percentuale di chi fuma sigarette a tabacco riscaldato (3,3% nel 2022 rispetto all'1,1% del 2019), è in aumento anche il numero di fumatori 'dualì: l'81,9% di chi usa la sigaretta elettronica (e-cig) fuma le sigarette tradizionali e contemporaneamente l'e-cig. Ma la sigaretta elettronica è davvero meno dannosa del tabacco tradizionale? Lo abbiamo chiesto a Andrea Trovè, specialista in malattie dell'apparato respiratorio presso la clinica Villa Mafalda di Roma: «Non solo il vapore delle sigarette elettroniche sembra contenere sostanze meno dannose alla salute rispetto al fumo prodotto dalla combustione del tabacco. Ma La sigaretta elettronica può essere utile per controllare la dipendenza da nicotina dei fumatori, perché permette di evitare il catrame e i molti gas tossici contenuti nel fumo di pipa, sigari e sigarette, esponendo a rischi più limitati».

 

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