Quarta ondata, Gimbe: crescono del 22% le terapie intensive. Balzo in avanti di prime e terze dosi in 7 giorni

«Da sei settimane continuano ad aumentare i nuovi casi settimanali con una media giornaliera più che quintuplicata» spiega il presidente di Gimbe Cartabellotta

Quarta ondata, Gimbe: crescono del 25% le terapie intensive occupate in 7 giorni. In aumento anche decessi e nuovi casi
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Giovedì 2 Dicembre 2021, 10:28 - Ultimo aggiornamento: 10:59

Prosegue anche per la sesta settimana consecutiva la crescita dei posti occupati in terapia intensiva da contagiati Covid. Negli ultimi sette giorni il saldo tra nuovi ingressi e uscite è del +22%. Tra il 24 e il 30 novembre di pari passo sono cresciuti anche i nuovi casi, del 25,1%. Questi i dati registrati da Gimbe.

Salgono anche i ricoveri ordinari

La Fondazione segnala anche un aumento della pressione sui ricoveri ordinari in reparto negli ospedali saliti del +13,7%.

Preoccupa, inoltre, anche il dato realtivo ai nuovi decessi di pazienti positivi (+14%). In una settimana, a causa della pandemia, sono morte 498 persone.

La situazione nelle province

In tutte le Regioni si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi di Covid: dal 3,2% di Abruzzo e Umbria al 39% delle Marche. In 32 Province, inoltre, si registrano oltre 150 casi per 100.000 abitanti.

Gimbe osserva che dal 24 al 30 novembre ci sono 32 Province con oltre 150 casi per 100.000 abitanti. Tra queste le incidenze più rilevanti sono: Trieste (635 casi su 100mila abitanti), Bolzano (552 casi su 100mila abitanti), Gorizia (496 casi su 100mila abitanti), Rimini (362 casi su 100mila abitanti), Treviso (342 casi su 100mila abitanti), Forlì-Cesena (321 casi su 100mila abitanti), Padova (321 casi su 100mila abitanti), Venezia (300 casi su 100mila abitanti), Vicenza (298 casi su 100mila abitanti), Aosta (286 casi su 100mila abitanti), Pordenone (252 casi su 100mila abitanti), Ravenna (245 casi su 100mila abitanti), Ascoli Piceno (234 casi su 100mila abitanti), Imperia (233 casi su 100mila abitanti), Udine (219 casi su 100mila abitanti), Bologna (213 casi su 100mila abitanti), Rovigo (213 casi su 100mila abitanti), Belluno (209 casi su 100mila abitanti), Pesaro e Urbino (203 casi su 100mila abitanti), Fermo (200 casi su 100mila abitanti).

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La dichiarazione di Nino Cartabellotta

«Da sei settimane consecutive - spiega il presidente di Gimbe, Nino Cartabellotta - continuano ad aumentare i nuovi casi settimanali con una media giornaliera più che quintuplicata: da 2.456 il 15 ottobre a 12.345 il 30 novembre».

«A oggi i dati disponibili non permettono di sapere se, rispetto alla Delta, la variante Omicron è più trasmissibile, causa una malattia più severa, se è più probabile reinfettarsi e se può ridurre la risposta immunitaria ai vaccini. In questa fase d'incertezza bisogna potenziare tutti gli interventi, seguendo il principio della massima precauzione», ha proseguito l'esperto.

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Effetto super green pass: crescono prime e terze dosi

L'Osservatorio Gimbe nota anche dal 24-30 novembre una crescita delle somministrazioni di vaccini anti Covid: sono state oltre 1,9 milioni, con una media giornaliera di 306.445. Decollano in particolare le terze dosi, che vedono un +52,5% rispetto alla settimana precedente, affiancate da prime dosi di nuovo in crescita e che vedono un balzo del 34,7%.

«Rispetto ai target definiti dalla struttura commissariale per il periodo 1-12 dicembre, l'obiettivo per i giorni feriali (400-450 mila dosi dal lunedì al venerdì e 350 mila il sabato) appare realistico - si legge ancora nel report - considerato che dal 24 novembre le somministrazioni giornaliere feriali si attestano stabilmente oltre quota 300 mila».

Dopo due settimane di stabilizzazione intorno a quota 127 mila, nell'ultima settimana il numero dei nuovi vaccinati è salito a 168.377 (+31,5%)», ha proseguito Cartabellotta.

Ampie le differenze tra Regioni

Fino a ieri mattina nel nostro Paese sono state somministrate 6 milioni 543.004 di terze dosi di vaccino anti Covid, con un tasso nazionale di copertura del 31,8% ma con nette differenze regionali: si va dal 21,6% del Friuli-Venezia Giulia al 44,5% del Molise.

Ancora indietro vaccinazioni per over 50 e 12-19

«Dei 6,8 milioni di persone non vaccinate crescono troppo lentamente due fasce che preoccupano: da un lato 2,57 milioni di over 50 ad elevato rischio di malattia grave e ospedalizzazione, dall'altro 1,16 milioni nella fascia 12-19 che influiscono negativamente sulla sicurezza delle scuola», ha piegato ancora il presidente di Gimbe nel report indipendente del 24-30 novembre. Per quanto riguarda i vaccini somministrati.

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